Skip to main content

Concordia: Rossi vuole 30 milioni di danni da Costa Crociere per il naufragio. Gli abitanti del Giglio ne chiedono quasi 200

Costa Concordia raddrizzata
La Costa Concordia quando ancora si trovava al Giglio, dopo essere stata raddrizzata

FIRENZE – I danni di immagine che la Toscana ha subìto a causa del naufragio della nave Concordia valgono molti milioni. Lo sostiene il presidente della Regione, Enrico Rossi, che oggi 17 novembre è stato ascoltato come testimone nell’ambito del processo in corso a Grosseto per i fatti accaduti davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Nel procedimento la Regione Toscana è parte civile.

INDENNIZZO – «Chiederemo a Costa 30 milioni di indennizzo – ha precisato Rossi -. L’immagine del ‘mostro’ adagiato sugli scogli dell’Isola del Giglio ha fatto il giro del mondo e si è impressa nell’immaginario collettivo. Questo ci danneggia, contrasta e offusca la bellezza delle nostre spiagge, delle nostre isole, del nostro paesaggio». «Noi su questa vicenda ci siamo sempre comportati con generosità e spirito collaborativo – ha aggiunto Rossi -. Oggi siamo qui a Grosseto per chiedere un equo indennizzo. Questa regione è conosciuta e apprezzata nel mondo per personaggi come Leonardo, Galilei, Giotto, Michelangelo e Brunelleschi, ma dopo la sciagura della Concordia è divenuta famosa per Schettino e le sue oscenità».

TURISMO – Il presidente Rossi ha poi proseguito: «L’attrattività della Toscana ha subìto un duro colpo, tant’è che abbiamo registrato un calo del 13% nelle presenze turistiche al Giglio, calo che si è esteso a tutto l’Arcipelago con una riduzione del 7,5% e del meno 4% sull’insieme delle coste toscane». È infatti possibile stimare che la sola isola del Giglio nel periodo di presenza del relitto abbia perso circa 45 mila visitatori.

DANNO ESISTENZIALE – Sulla quantificazione dei danni per i gigliesi è intervenuto in aula il consulente tecnico Carlo Scarpa, in risposta ai legali del Comune del Giglio, che è parte civile. Gli abitanti dell’isola del Giglio, ha detto Scarpa, hanno subìto un danno biologico ed esistenziale stimato da 125 a 189 milioni di euro. Il danno è calcolato per i 1.418 residenti, sul periodo di 920 giorni di permanenza del relitto di fronte all’isola.

L’IMMAGINE DEL GIGLIO – Oltre al danno biologico ed esistenziale per i gigliesi, si discute al processo anche del danno d’immagine per l’Isola del Giglio in quanto tale. Sempre secondo Carlo Scarpa, il danno d’immagine causato al Giglio dal naufragio della Concordia è stimato da 153,2 a 156,7 milioni euro. Il consulente tecnico del Comune ha parlato di «bombardamento» di 40 miliardi di messaggi negativi nel mondo e 1,6 miliardi in Italia: in cui l’isola è stata associata al disastro come in una campagna pubblicitaria negativa ad hoc. Stimati anche i danni all’immagine turistica (tra 13,2 e 23,6 milioni) e al Comune (3 milioni).

«TUTTE FANTASIE» – A stretto giro è arrivata la piccata replica del legale di Costa Crociere spa, avvocato Marco De Luca: le stime dei danni subiti «mi sembrano assolutamente fantasiose e ipotetiche», ha detto De Luca, «questa ricostruzione di centinaia di milioni di danni sia per il Comune sia per la Regione mi sembra non realistica, in concreto non riesco a vedere quale possa essere un danno risarcibile secondo canoni di carattere giuridico». «Qui si è parlato di danni assai poco immediati e assai poco diretti – ha proseguito De Luca -: se si pensa al danno biologico, da parte di un Comune è francamente poco credibile» mentre «il danno d’immagine per l’isola del Giglio non esiste. È stato ricostruito con elencazione specifica di dati di comunicazione, articoli di stampa, trasmissioni tv. L’aspetto qualitativo è stato dichiarato (in aula, ndr) come estremamente negativo. Invece a me pare che l’isola del Giglio, il Comune e i gigliesi da questa vicenda abbiano avuto una ricostruzione di immagine assolutamente positiva, che tutti riconosciamo». De Luca ha anche ricordato che «ci sono stati numerosi premi che sono stati dati in Italia e all’estero al Giglio e ai suoi abitanti verso cui tutti abbiamo un senso di assoluto rispetto e di ammirazione per gli interventi che hanno fatto. Quindi parlare di un danno subito per l’impressione che i terzi hanno avuto dell’isola e dei gigliesi mi sembra francamente poco realistico». Anche sul calo delle presenze e della perdita di attrattività turistica lamentata dal Comune, l’avvocato De Luca ha detto che è un dato «controvertibile. A noi risultano dati per la verità un pò diversi».

Concordia, costa crociere, enrico rossi


Domenico Coviello

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741