Scuola: petizione contro il sottosegretario Faraone. Raccolte centinaia di firme anche a Firenze
ROMA – In un momento caldo per il mondo della scuola, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, aveva aperto un dibattito sulle occupazioni scolastiche, affermando di aver partecipato anche lui ad occupazioni ed autogestioni scolastiche e che si trattava di esperienze di grande partecipazione democratica che ricordava con piacere. Le sue affermazioni hanno scatenato proteste fra insegnanti, dirigenti scolastici e anche alunni. A Roma una folta delegazione è stata ricevuta al Ministero dell’Istruzione, dove ha espresso una vibrata protesta contro le dichiarazioni dell’uomo di Governo, chiedendone le dimissioni.
Questa richiesta è rimbalzata in tutt’Italia e anche il GRUPPO di FIRENZE per la scuola del merito e della responsabilità – formato da professori di istituti medi e superiori – in 24 ore ha raccolto oltre 500 adesioni alla richiesta di dimissioni del sottosegretario. Il gruppo contesta il comportamento dell’uomo politico il quale, nel pieno di un’ondata di occupazioni di scuole superiori, invece di richiamare gli studenti alle loro responsabilità e sostenere presidi e insegnanti, fa l’elogio di queste iniziative, tra l’altro definendole esperienze di grande partecipazione democratica.
Il Gruppo afferma che «la realtà delle scuole sottratte alla responsabilità del dirigente scolastico a cui sono affidate è ben diversa: minoranze di studenti che impediscono a migliaia e migliaia di compagni di frequentare le lezioni, e di lavorare a migliaia di docenti, custodi e amministrativi; perdita di settimane di lezione con conoscenze e competenze andate perse; ingente dilapidazione di denaro pubblico (due giorni di fermo della didattica bruciano quanto il padre di un occupante guadagna in un mese), e questo proprio mente si protesta per i tagli e per le ristrettezze in cui versano le scuole; infine, frequenti danni alle strutture e alle attrezzature, a volte con incursioni incontrollabili di elementi esterni. Il tutto in cambio di qualcosa che molto spesso si risolve nel bivacco notturno di pochi e di giornate, salvo rare eccezioni, inconcludenti a cui partecipa un’esigua minoranza. Tutto questo non esiste nell’articolo di Davide Faraone (come non esiste ovviamente la sostanziale latitanza della magistratura e delle forze dell’ordine). In quale paese democratico potrebbe rimanere un giorno di più al suo posto?».
V.P.
IN FONDO DAVIDE FARAONE È SOLO UN RUBAGALLINE
di Vincenzo Pascuzzi, 4.12.2014
Premetto che sono contro le occupazioni e gli scioperi, sono anche contro i controsoffitti che cadono, le classi affollate, l’eccesso di velocità, il passaggio col rosso, le malattie cardiache, polmonari e d’altro genere, ecc..
Però occupazioni e scioperi non nascono spontanei come i funghi, sono invece manifestazioni di protesta contro qualcosa che non va o è mancante. Sono conseguenza di una causa, sintomo di un disagio o sofferenza. Insomma vengono dopo.
La via giusta per non avere occupazioni dovrebbe essere quella di affrontare e risolvere i problemi della scuola e così rimuovere le cause, magari per tempo e meglio se in anticipo.
E nel sistema scuola, problemi e situazioni critiche ce ne sono in abbondanza e mai seriamente affrontati e curati.
Ora Davide Faraone ha fatto sicuramente autogol, si è data la zappa sui piedi non tanto per le sue simpatie nostalgiche verso le occupazioni, o l’elogio, l’esaltazione o la legittimazione delle stesse, ma perché – nel nuovo ruolo di sottosegretario o vice-ministro – deve/dovrebbe provvedere concretamente a rimuovere le cause che generano le proteste. Proteste forse in forme eccessive, ma esistono altre modalità per essere ascoltati?
La gaffe di Faraone si inserisce in un cotesto temporale critico per la scuola. Renzi e Giannini stanno portando avanti testardi una sedicente e presunta riforma epocale (la graziosa “buona scuola”) che non risolve i problemi, forse li aggrava, ne crea altri, e non convince affatto il mondo della scuola, in particolare, i docenti che la scuola la VIVONO e la FANNO, non la raccontano o la sentono raccontare.
In questa situazione, avviare una petizione con raccolta di firme on line, per chiedere le dimissioni di Faraone (che pure sarebbero opportune e dovute, e forse verranno) proprio a Renzi e Giannini sembra iniziativa contraddittoria. Rimosso Faraone, poi tutto andrà bene e per il verso giusto grazie a Renzi, Giannini e alla loro buona scuola? Mah!!
In fondo Faraone è solo l’ultima o penultima ruota del carro, il pesce piccolo, il braccio rispetto alle menti, un esecutore, un minimo rubagalline.
http://www.gildavenezia.it/docs/Archivio/2014/dic2014/rubagalline.htm
mirella botto
L’ennesima conferma: i nostri governanti non sanno neanche dove si trova l’ingresso di una scuola. Sono una docente e invito il Dott. Faraone a stare un’ora soltanto in qualche classe di mia conoscenza. E a sognare di meno …