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Mattarella ha giurato da presidente: «Sarò arbitro imparziale ma i giocatori siano corretti» (VIDEO)

Giuramento Matteralla 3

ROMA – «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione». Con queste parole, la formula tradizionale del giuramento, il Presidente Sergio Mattarella ha assunto ufficialmente le sue funzioni. Nel frattempo dal colle del Gianicolo si udivano 21 colpi di cannone a salve mentre la banda militare, all’esterno dell’edificio, suonava l’inno nazionale. L’Aula si è alzata in piedi, applaudendo a lungo.  Il discorso, durato in tutto 31 minuti, è stato costellato da 42 applausi.

PREDECESSORI – Il primo pensiero ai suoi predecessori: «Un pensiero deferente a Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano che hanno svolto il loro impegno con dedizione». E ha aggiunto: «Rivolgo un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che rappresentano il popolo e gli danno voce. Ringrazio tutti quanti hanno preso parte al voto».

UNITA’ – “Avverto pienamente la responsabilità del compito che mi è stato affidato, di rappresentare innanzitutto l’unita’ del nostro Paese ma anche l’unita’ costituita dalle attese e dalle aspirazioni dei nostri concittadini che rischia di essere diffice, fragile, lontana”. Il Presidente della Repubblica ha il ruolo di arbitro. “L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale. All’arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza”.

COSTITUZIONE – Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione. La garanzia piu’ forte della nostra Costituzione consiste nella sua applicazione. Nel viverla giorno per giorno”. Dobbiamo saper scongiurare il rischio che la crisi economica intacchi il rispetto dei principi e valori su cui si fonda il patto sociale sancito dalla Costituzione. La lunga crisi, prolungatasi oltre ogni limite, ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese e ha messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo. Ha aumentato le ingiustizie. Ha generato nuove poverta’. Ha prodotto emarginazione e solitudine. Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficolta’ che sottraggono il futuro alle ragazze e ai ragazzi. Sono questi i punti dell’agenda esigente su cui sara’ misurata la vicinanza delle istituzioni al popolo”.

Autonomia e pluralismo dell’informazione, presidio della democrazia. Sergio Mattarella, ha tracciato un elenco attento delle garanzie che costituiscono il fondamento della nostra democrazia, dalla resistenza e dal sacrificio di tanti che liberarono l’Italia. “La libertà” garantisce il pieno sviluppo dei diritti civili”.

TERRORISMO – E non è mancato un accenno al terrorismo: per minacce globali servono risposte globali. Un fenomeno così grave non si combatte chiudendosi nel fortino degli Stati nazionali. I predicatori d’odio reclutano assassini , utilizzano Internet. La comunità internazionale deve mettere in campo tutte le risorse. Il nostro Paese ha pagato piu’ volte in un passato non troppo lontano il prezzo dell’odio e dell’intolleranza. Voglio ricordare un solo nome: Stefano Tachè rimasto ucciso nel vile attentato del 1982 alla Sinagoga di Roma. Era un nostro bambino, un bambino italiano. L’attentato alla Sinagoga di Roma fu compiuto la mattina del 9 ottobre 1982 da un commando palestinese. Oltre all’uccisione di Stefano Gaj Tachè, di appena due anni, causò il ferimento di 37 persone.

IL VIDEO DEL DISCORSO ALLA CAMERA  (l’audio parte dopo circa 3 min)

MAFIA – Nelle parole di Mattarella inoltre il riconoscimento di priorità assoluta alla lotta contro la corruzione e la mafia, con il ricordo di Falcone e Borsellino, ma anche di tutte le guerre e del terrorismo internazionale, da contrastare conducendo una lotta ferma, con il ringraziamento per il lavoro delle Forze Armate

Il Presidente ha ricordato anche la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che deve trovare al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria”.

E ha spronato l’Europa ad agire nel campo dell’immigrazione. “Milioni di individui sono in fuga dalle loro case. Ci vuole un’Europa più attenta impegnata e solidale”.

ECONOMIA – Un pensiero anche, ovviamente all’economia. “Per uscire dalla crisi va alimentata l’inversione del ciclo economico da lungo tempo attesa. Occorre robusta iniziativa di crescita. Nel corso del semestre europeo il governo ha opportunamente perseguito questa strategia. Occorre perseguire il patto occupazione per il Paese che riconosce a tutti i cittadini pari dignità sociale. Quel patto impegna la Repubblica”. “Esistono nel nostro Paese energie che attendono soltanto di trovare un modo per esprimersi compiutamente. Penso ai giovani, penso alle imprese, piccole, medie e grandi. Penso alla pubblica amministrazione che deve declinare i princìpi costituzionali adeguandosi alle sensibilità dei cittadini che chiedono trasparenza. Non servono generiche esortazioni”.

Questi sono i temi principali del discorso d’insediamento del Presidente Sergio Mattarella, che ha ricordato anche i temi della giustizia, del lavoro e ha rivolto un deferente omaggio a Papa Francesco. Che ha provocato, come ovvio, una cascata di applausi. Il Presidente au un certo momento, per l’emozione, si è interrotto ricercando i fogli giusti per proseguire il discorso, salutato anche questa volta da un applauso.

Si è recato poi all’altare della Patria per l’omaggio al milite ignoto e successivamente farà il suo ingresso ufficiale al Quirinale. Dove sarà presente anche Silvio Berlusconi.

 

Scarica qui il Testo integrale del discorso del Presidene Mattarella dopo il giuramento 

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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