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Il convegno si svolge presso l'Isma alle Cascine

Rotary della Toscana a congresso per i 150 anni di Firenze Capitale (Fotogallery)

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FIRENZE – Un motto di Nelson Mandela campeggia nella sala: «Sappiamo cosa deve essere fatto: tutto ciò che manca è la volontà di farlo». Una frase che fa riflettere gli oltre 600 delegati arrivati da ogni parte della Toscana a Firenze per il II° congresso annuale del 2071° Distretto del Rotary International, guidato dal Governatore Arrigo Rispoli. Una cornice di eccezione per due giorni di lavori (sabato 23 e domenica 24 maggio) quella dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, l’ex Scuola di Guerra Aerea delle Cascine.

Significativo anche l’intervento di Marco Milanese, rappresentante del Presidente Internazionale Gary Huang, che ricorda il motto di quest’anno «Accendi la luce del Rotary» che prende origine da un pensiero di Confucio: «Meglio accendere una lampada che maledire per sempre l’oscurità». Ma Milanese va oltre: «Tocca solo a noi definire il perimetro del cono d’ombra dove vogliamo accendere la nostra luce» e poi incalza «non illuminiamo solo le nostre posate, ma portiamo la nostra luce e il nostro spirito di servizio all’esterno e rapportiamoci quotidianamente con la società». «Non importa molto – ha concluso – ricordare quello che è stato fatto in passato, né abbondare in promesse future. L’importante è quello si fa oggi, subito».

Dopo l’avvio dei lavori, con l’Inno nazionale cantato dal Coro dei giovanissimi allievi della Scuola Militare Douhet (16-18 anni), molti i saluti, tra cui quello del Comandante dell’Istituto, il generale di divisione aerea Gian Franco Camperi che, anche a nome dell’Aeronautica militare, dà il benvenuto ai partecipanti primo tra i quali il governatore uscente del 2071° Distretto Arrigo Rispoli, a cui dal 1° luglio subentrerà Mauro Lubrani. Un distretto, quello toscano che – ricorda Rispoli – comprende 57 club con oltre 3100 soci rotariani. A questi si aggiungono i ben 35 club Rotaract (giovani dai 18 ai 30 anni) con quasi 600 iscritti, e le nuovissime «leve» dell’Interact (14-18 anni) che in Toscana sono circa 200 per un totale di 11 club.

L’occasione del Congresso fiorentino coincide, non a caso, con le celebrazioni per i 150 anni di Firenze Capitale. Significative le relazioni, che si avvicendano al palco, degli storici Cosimo Ceccuti («Garibaldi e il suo mito») e Giovanni Cipriani («La figura di Vittorio Emanuele II°, aneddoti e curiosità). Seguono quelli della storica dell’Arte Silvia La Rossa («La pittura risorgimentale: valore artistico e significato politico delle opere») e del Past Governor del Distretto 2070 del Rotary Franco Angotti che ha parlato sull’esperienza ottocentesca a Firenze di «Giuseppe Poggi, ingegnere». Proprio ieri 22 maggio i Rotary Club fiorentini hanno consegnato alla città, con una cerimonia in Palazzo Vecchio, due dipinti: uno di Felice Barucco, ritratto di Vittorio Emanuele II di Savoia, e l’altro di Carlo Ademollo, ritratto equestre di Giuseppe Garibaldi, restaurati con il contributo dei Rotary Club delle Aree Medicee e della Fondazione Rotary.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con esecuzioni musicali del Quartetto Sarasvati e del Quartetto Iris Ensemble. Hanno quindi preso la parola rappresentanti delle Commissioni distrettuali del Rotary, che hanno presentato i risultati delle attività svolte durante l’anno rotariano (1 luglio 2014-30 giugno 2015). Tra queste in particolare quelle in favore delle giovani generazioni – figli e parenti di rotariani esclusi – come lo «Scambio giovani», dedicato a italiani che vanno all’estero e stranieri che arrivano in Italia, ospiti rispettivamente di famiglie rotariane. Come pure le attività del Ryla (Rotary Youth Leadership Awards), corsi di formazione e di avviamento al lavoro riservato a laureati non rotariani, che solo quest’anno ha riunito oltre 110 giovani, di cui 44 arrivati dalla Toscana.

Domani 24 maggio giornata di chiusura dei lavori, proprio nella data del centenario dell’inizio della Grande Guerra. Dopo l’alzabandiera e l’onore ai Caduti, ci sarà una relazione del generale Camperi su «L’aviazione militare, prima e durante la prima guerra mondiale» e quella del colonnello Claudio Icardi, comandante della Douhet, su «Le scuole militari, un modello educativo». I lavori rotariani si chiuderanno con il simbolico «passaggio del collare» tra i due governatori Rispoli e Lubrani e con un appuntamento «tutto operativo» alla prossima annata rotariana.

 

Scarica qui il Programma completo del Congresso del 2071 Distretto del Rotary International

 

FOTOGALLERY DI DOMENICA 24 MAGGIO

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CORO DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DOUHET (VIDEO)

 

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Associazioni, Isma, Rotary International


Sandro Addario

Giornalista

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