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Cala Violina, una delle perle della costa maremmana

Toscana vacanze 2015: vince il … mare nostrum. Dalla Versilia all’Argentario forte aumento di italiani e stranieri

Cala Violina, una delle perle della costa maremmana
Cala Violina, una delle perle della costa maremmana

FIRENZE – Se a luglio abbiamo assistito a città d’arte piene di turisti (Firenze, Siena e Pisa in testa) e spiagge praticamente affollate nei fine settimana, anche per il caldo torrido, in agosto, crisi o non crisi le famiglie italiane riscoprono il mare toscane. Da un sondaggio fatto direttamente da Confesercenti Toscana nelle strutture ricettive (Alberghi, Camping, ecc), si prospetta “il tutto esaurito” specie tra l’8 e il 22 Agosto su tutta la costa Toscana, dalla provincia di Massa Carrara a quella di Grosseto, passando per la Versilia, le isole dell’Arcipelago (Elba in testa) e le spiagge delle province di Pisa e Livorno. In flessione invece i viaggi verso le mete lontane del Mediterraneo, che nel passato avevano avuto un grande “appeal”, soprattutto a causa delle turbolenze e dei conflitti che investono molti paesi. E’ anche per questo che molti turisti, italiani e stranieri, hanno preferito l’Italia. Si parla di record di presenze in Sicilia e Sardegna, ma la Toscana, capace di un’offerta di qualità, non teme concorrenze.

BRIC  – Secondo dati di Confesercenti, i turisti stranieri in Toscana in particolare nelle città d’arte, hanno ormai superato stabilmente quelli nazionali attestandosi oltre il 55%. In aumento in particolare i visitatori dei paesi Bric (Brasile, Cina, India, Russia), ma crescono anche se più limitatamente tedeschi, olandesi e i francesi. Crollo invece dei turisti provenienti dai paesi più colpiti dalla crisi Spagna, Grecia e Portogallo. Nel completo registriamo comunque una crescita (+2,5% extralberghiero, +1,9% alberghiero, +1,5% agriturismo) rispetto al 2014 grazie all’ inversione di tendenza che riguarda le presenze di turisti italiani (+1,9%). Tutti dati che non comprendono lo spostamento di turisti verso le seconde case e l’ospitalità fornita da privati o parenti, che notoriamente nella settimana di ferragosto hanno un forte impulso.

MARE – Anche quest’anno, dalle rilevazioni di Confesercenti, emerge che il mare resta la meta preferita per i più giovani e le famiglie con piccoli. Tra coloro che vanno comunque in vacanza cresce di 3 punti chi sceglie il campeggio o pensioni a due stelle, ma si registra una ripresa significativa anche nelle strutture alberghiere a 3 / 4 stelle. Se il tempo regge anche la montagne pistoiesi e l’Amiata, che lo scorso anno ebbero una flessione notevole causata da un tempo non proprio propizio per la montagna (-15%), dovrebbero beneficiarne.

COSTI – Se si considera chi ha già fatto un pò di vacanza e chi non si muove per motivi di lavoro, salute o d’età, il 40% di toscani le concentrerà nella settimana di ferragosto. In questo periodo i negozi aperti nella settimana di Ferragosto saranno sensibilmente molti di più rispetto agli scorsi anni: nelle città le serrande alzate saranno tra il 50 / 60% con prevalenza tra chi vende prodotti di prima necessità e chi ha attività rivolte ai flussi turistici.

FERRAGOSTO – Per la settimana di Ferragosto, ogni turista dovrebbe spendere mediamente 810 euro (per chi resta nella regione) e 1100 per chi sceglie mete un po’ più lontane. Mediamente circa 900 euro pro-capite. Si sentirà in particolare il peso del caro-carburanti (visto che la macchina resta comunque il mezzo preferito per fuggire dalle città per il 64% dei vacanzieri. Si profila, invece, un budget decisamente ridotto per i giovanissimi (attorno ai 500 euro) che si adattano a vacanze più minimali e disponibili ad usare per gli spostamenti il treno.

OSSIGENO – Una boccata d’ossigeno per la nostra economia? Secondo Nico Gronchi, presidente regionale di Confesercenti, “i dati positivi che riguardano il turismo debbono farci riflettere. La Toscana oggi offre una moltitudine di eccellenze, un patrimonio storico, culturale, accompagnati da un’offerta enogastronomica di qualità. Spetta a noi ed alle istituzioni, valorizzare il contributo che questo settore porta all’economia del Paese”. Il presidente regionale di Confesercenti sostiene anche che “i primi timidi segnali di ripresa dei consumi e più in generale dell’economia, sono incoraggianti. Tornare ai ritmi di crescita di sette anni fa sarà però un processo lungo e faticoso. Lo scetticismo che ancora registriamo tra gli operatori e nelle famiglie è giustificabile anche perché il livello di crescita è ancora molto modesta. Il turismo, in netto sviluppo, può e deve essere al centro delle nostre riflessioni per diventare un vero e proprio  traino per il settore del commercio che continua a soffrire fortemente. Nonostante tutto ciò le imprese turistico recettive sono ancora in affanno per il peso sempre più insostenibile della fiscalità nel suo complesso. Occorre trovare strumenti per la salvaguardia dei nostri centri storici, che rischiano di essere tutti omologati tra loro e di fatto impoveriti valorizzando il patrimonio e l’appeal di piccoli e medi borghi, un giacimento culturale tutt’ora sotto utilizzato”.

 

 

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Ernesto Giusti


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