ROMA – Dopo le ultime notizie positive in tema di lavoro e occupazione, il governo si prepara ad approvare gli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act, la riforma del lavoro presentata da Renzi anche in Europa come una riforma epocale. Domani, venerdi 4 settembre, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare gli ultimi provvedimenti. La ‘rivoluzione’ si può così considerare fatta e si spera possa facilitare il nuovo ciclo economico della domanda, economica e di lavoro, di cui si stanno manifestando i primi segnali di ripresa.
Finora sono stati già approvati i contratti a tutele crescenti, i nuovi ammortizzatori, la conciliazione fra vita e lavoro, il riordino dei contratti e delle mansioni. Il Consiglio dei ministri adesso interverrò su:
– semplificazione dei rapporti di lavoro, con il tema scottante dei controlli a distanza del personale. che ha già provocato tante polemiche;
– riordino della cassa integrazione, sua durata e coperture insieme ai contratti di solidarietà;
– creazione dell’Agenzia unica per le ispezioni, che unifica i controlli di Inps, Inail e ministero del lavoro e interviene su fenomeni come il caporalato;
– nuove politiche attive del lavoro e la creazione dell’Agenzia nazionale (Anpal) che dovrà coordinarle nei territori, oltre all’introduzione del contratto di ricollocazione per disoccupati alla ricerca di un lavoro.
Resta poi il problema di come formare a adeguare il personale pubblico dei Servizi all’impiego alle nuove politiche attive, in collaborazione con le agenzie private del lavoro. che deve cambiare mentalità per rendere più efficaci le politiche dell’occupazione.