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Europa League: Fiorentina brutta serata, vince il Basilea (1-2). Non basta il gol di Kalinic. Pagelle

Duello fra Kalinic e Heegh
Duello fra Kalinic e Heegh

FIRENZE – Serata malefica, come questo clima appiccicoso. La Fiorentina, in vantaggio quasi subito con Kalinic, svelto ad approfittare di una doppia dormita del portiere Vaclik e del difensore Suchy, regala il secondo tempo al Basilea. E con esso anche la partita. Bjarnason e l’egiziano Elneny i giustizieri dei viola. Questa volta Paulo Sousa non ha avuto la mano felice nella formazione. Molto deludente il polacco Blaszczykowski a metà campo. E opachi soprattutto i centrocampisti. Aggiungete un’espulsione di Gonzalo per un fallo avventato e un infortunio brutto ad Astori (testata con Janko). Tutto qui? No, si potrebbe recriminare per un rigore non concesso a Kalinic sull’1-2. Ma non basta come giustificazione. La sconfitta nel debutto in Coppa doveva e poteva edsere evitata. Fischi? No, solo amarezza nei tifosi viola. Certo, ci fosse stato Montella sarebbe venuto giù lo stadio dalla contestazione. A Sousa, per ora, si perdona. Ma bisognerà vincere le prossime pertite in Europa. E il riscatto migliore sarebbero tre punti nella trasferta con il Carpi, domenica sera. Allenatore e giocatori sono avvertiti.

KALINIC – Trenta gradi? Fra quattro giorni dovrebbe essere autunno, ma sembra invece una di quelle appiccicose serate di fine luglio. Aria strana. Così come la formazione della Fiorentina: viene annunciato Vecino e invece dal sottopassaggio sbuca Borja Valero. Motivo? Un risentimento muscolare durante il riscaldamento. Ma non è un male: Borja comincia a macinare gioco in coppia, sulla fascia destra, con Blaszczykowski, che d’ora in avanti chiameremo, per praticità, Kuba. E’ lui, esterno che viene dal Borussi Dortmund, a liberare felicemente Kalinic nell’area svizzera. Il portiere Vaclik esce male, si scontra con Suchy ed è frittata elvetica: il pallone, toccato dal centravanti viola, rotola in rete. Gol di Kalinic o autorete di Suchy? Il display del Franchi scrive il nome dell’attaccante. Farò così anch’io. Al 4’ Fiorentina in vantaggio. La difesa del Basilea dà l’impressione di essere piuttosto … burrosa. Ma siamo solo all’inizio. Occhio: il Basilea è primo in Svizzera e nei preliminari di Champions è stato eliminato (dal Maccabi Tel Aviv) senza perdere: pareggiarono 2-2 in casa e 1-1 in Israele. I viola fanno la partita: Mati (15’) carica il destro da una ventina di metri e costringe Vaclik a una difficile parata in due tempi. Passano 5’ e Kalinic potrebbe approfittare di un altro regalo del tandem Vaclik-Suchy: il portiere rimedia in extremis. Sfiorata la comica.

BABACAR – Gli svizzeri cominciano a farsi minacciosi intorno alla mezz’ora. Esattamente al 28’ parte l’Embolo: ossia l’attaccante-gioiello degli svizzeri, già prediletto di Sousa quando allenava lì, supera Roncaglia e batte a rete da sinistra. Sepe respinge bene di pugno. Ma anche Boetius fa paura: Il polacco Kuba scivola ripetutamente (problema di tacchetti?) e il giocatore svizzero punta a rete. Fermato al momento di calciare. I viola continuano con i fraseggi: Borja e Badelj manovrano per linee orizzontali. Gioco noioso. Indietro Roncaglia e Gonzalo tengono bene anche nella difesa a tre. Astori fa il suo sulla fascia sinistra. Ma è tutto troppo ripetitivo. Sarà il caldo opprimente a farci vedere una partita così poco rinfrescante? In avvio di ripresa noc c’è Ilicic: rimasto negli spogliatoi per infortunio Gioca Babacar a sinistra, con Kalinic a destra e Mati nerl mezzo come “falso nueve”.

ASTORI – E proprio Baba (3’) va via in ripartenza, arriva in area e serve Kuba che finisce davanti al portiere, lo attira fuori e calcia a colpo sicuro: palo esterno. Poco dopo (8’) il Basilea va in gol con Janko solo in mezzo all’area ma l’arbitro annulla. Fuorigioco. Si procede. L’afa rende l’aria pesantissima. I giocatori ne risentono e fanno fatica a respirare. La Fiorentina dovrebbe chiuderla, questa partita. Invece soffre le volate offensive elvetiche interrotte solo da qualche felice ripartenza impostata da Borja e condotta da Baba.Al 16’ il dramma di Astori: sbatte la fronte contro la testa di Janko. Brutto colpo. L’ematoma si vede dalla tribuna. Esce in barella ma rientra. Si riprende a giocare e arriva il rosso diretto per Gonzalo per un’entrata giudicata violenta. Fuori il difensore argentino. A anche Astori fa cenno di non farcela. Due ingressi nella Fiorentina Tomovic per Astori e Pasqual per Mati.

BASILEA – Improvvisamente il pareggio. Bjarnason (25’) va via sulla destra, è solo, e gioca a biliardo con la porta di Sepe: colpisce prima il palo destro, poi quello sinistro prima di vedere il pallone finire dentro. I viola sono in dieci: difficile trovare un altro gol. Ora la pressione è svizzera. La Fiorentina cerca di ripartire in contropiede ma i rilanci lunghi no n sempre finiscono sui piedi di Baba o Kalinic. Ma il Basilea, ancora, una volta, preme e sorprende: imposta Delgado e conclude con un bel diagonale Elneny, egiziano che ricorda vagamente Salah. Ahi, viola. Possibile buttar via una partita così? Ci sarebbe un rigore su Kalinic, ma l’arbitro fa proseguire. Finisce con la vittoria del Basilea, che si vendica di Paulo Sousa, il mister che l’ha tradita. Esultano i rumorosi tifosi scesi dalla Svizzera. Ma la Fiorentina scrive una brutta pagina. Da cancellare con nuove, sonanti vittorie in Europa League. Vero ragazzi?

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Basilea, Europa League, Fiorentina


Sandro Bennucci

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