Scuola: Agnese Landini, moglie di Matteo Renzi, assunta in ruolo. Insegnerà in un liceo della provincia di Firenze

Agnese-Landini Renzi
Agnese-Landini Renzi

FIRENZE – Sono partite le ultime assunzioni previste dalla Buona Scuola. Tra i quasi 49 mila docenti che hanno ricevuto dal Miur la proposta di assunzione a tempo indeterminato, c’è anche la moglie di Matteo Renzi, Agnese Landini. Insegnerà Lettere e Latino in un liceo della provincia di Firenze. “Era il massimo che mi potessi aspettare – ha detto – Sono molto contenta, come le tante colleghe e i tanti colleghi che hanno ricevuto la proposta. Penso di poter dire che finisce il mio precariato, a me come a tantissime persone: c’è una graduatoria, senza possibilità di favoritismi”.

PONTASSIEVE – Agnese Renzi insegna da nove anni, finora lo ha fatto con contratti a tempo determinato. L’ultima cattedra, annuale, le era stata assegnata a settembre: Lettere e Latino al Liceo Balducci di Pontassieve (Firenze), lo stesso dove aveva insegnato lo scorso anno, a poca distanza da casa. Per aggiudicarsi l’insegnamento, insieme a centinaia di colleghi aveva atteso ore in un liceo di Scandicci (Firenze), il giorno in cui l’ufficio scolastico regionale assegnava le cattedre. “Spero che questo rito penoso finisca. E’ umiliante – aveva sbottato – Sembra che chiediamo l’elemosina, invece siamo professionisti”.

STADIO – Agnese ha letto la mail del ministero appena uscita dallo stadio di Firenze, dove, insieme ai figli, ha assistito alla messa di Papa Francesco. “Volevo che partecipassero a un evento storico – ha detto – E’ stata una festa meravigliosa, con bambini, mamme, nonni, padri per una grande accoglienza. Il Papa è un esempio grandissimo per tutti noi”. Fino al tardo pomeriggio, ancora non aveva parlato della novità con il marito, che si trovava a Milano. Però ha riso quando le hanno fatto notare come, adesso, almeno uno in famiglia non ha più un lavoro precario.

AGGIORNAMENTO 1 SETTEMBRE 2016: Prende servizio al liceo Peano di Firenze.

10 comments

  1. Comunque sia, per qualunque lavoro, gli esodi imposti per sole ragioni economiche, sono molto dolorose e stressanti a livello personale e spaccano famiglie ed amicizie…rimpiango quasi i lavori ‘antichi’, a chilometro zero…

  2. Condivido il concetto. Purtroppo il gioco è proprio quello di stare uno contro l’altro. La figlia è stata,probabilmente,fortunata e invece di non commentare o capire chi comunque è stado deportato offennde. Il classico tipo che se ne fotte degli altri e che se fosse capitato a lui,alla figlia,avrebbe fatto scenderecil paradiso in terra.

  3. Non doversi lamentare significa quindi accontentarsi che gli altri ti passino avanti in base a degli algoritmi che nessuno ha certificato. Il lavoro è un mio diritto sancito dalla costituzione non una gentile concessione di chicchessia. Se mi spetta sono disposto a fare anche 1000 km…ma solo in quel caso.

  4. E fatela finita, almeno ad alcuni di voi anche se fuori casa o a centinaia di km da casa lo stress è terminato. Nel privato lo scempio continua, non lamentatevi sempre e comunque…….avete raggiunto un posto fisso e nessuno vi potrà mai mandare via, la vita ricomincia ovunque….e che cavolo!!!!! Non siete mai contenti, statali!!

  5. nel l’ultimo concorso sono uscite due graduatorie nelle prime sono stati chiamati docenti in luoghi vicini alla loro provincia nella seconda che è stata anche l’ultima tranche ci sono stati gli spostamenti maggiori!!!

  6. Non e per niente informato….i docenti lamentano assegnazioni di sedi lontanissime da casa..con impegni familiari ..figli..genitori anziani da accudire..perche sono principalmente donne….non c’ e’ stato un criterio equo…Sua figlia e’ stata fortunata(?)..non per questo deve sputare sentenze senza criterio logico..cosa c’ entra travaglio? La scuola e’ stata dilaniata..famiglie distrutte ….e lei non trova di meglio che sputare veleno….impari ad essere solidale con chi non ha avuto c..(?)Ma,si sa..gli italiani come lei.. guardano al proprio orticello infischiandosene degli altri…..speri di non aver mai bisogno….

  7. il mio ragazzo ha fatto il concorso per fare il biennio didattica 3 anni fa(quel concorso l’hanno superato in 7%) che prevedeva l’assunzione dei docenti sulla base del fabbisogno in toscana(quindi in teoria 2 posti in toscana per chitarra), una volta ha finito quei 2 anni, li hanno comunicati che non basta biennio didattica per avere il ruolo ma bisogna fare anche TFA e in tutto ha speso quasi 6000 euro e perdendo 3 anni di vita che non ritornano indietro.. e in più quest’anno li hanno detto che deve fare il concorso!!! una follia totale!! chi l’ha vissuto sa di cosa parlo.

  8. anche mio genero è stato fortunato, dopo anni di precariato gli è stata assegnata la cattedra, peccato che abitando a Brescia la cattedra di tedesco assegnata è a Cortina D’Ampezzo distante 320 Km . ottimo posto di villeggiatura ma per pochi , figuriamoci per uno stipendio da insegnante con un figlio di pochi mesi !!!!

  9. Se qualcuno ha qualche dubbio perché non verifica le graduatorie? Mia figlia era precaria a Verona da circa dieci anni ed è stata assunta a tempo indeterminato proprio li e allora? Purtroppo gl’italiani si lasciano trascinare dai vari Travaglio e travaglini che sputano solo veleno e di questo si sono arricchiti. SVEGLIATEVI!

  10. Senza favoritismi? È una coincidenza che la collega Landini sia 24esima in GaE per italiano e latino e che i posti creati per il potenziamento della sua classe di concorso siano 27? Noi del Sud più titolati siamo stati sbattuti fuori regione. Non credo che questo significhi rispettare la graduatoria.

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