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La Fiorentina non sa più vincere: con la Sampdoria è 1-1. Non basta Ilicic (gol e traversa). Pagelle

Il gol segnato da Ilicic, nel primo tempo
Il gol segnato da Ilicic, nel primo tempo

FIRENZE – Ahi, la Fiorentina non sa più vincere. Non le riesce dal 14 febbraio, quando battè l’Inter. Sembra una domenica lontanissima. Anche la Sampdoria di Vincenzo Montella esce dal Franchi con un punto, che serve tanto alla sua anemica classifica. Mentre i viola, ormai, danno praticamente l’addio al sogno Champions. La Roma è lassù, lassù. E chi la ripiglia più? Il rischio di non prendere nemmeno il quarto posto e di dover giocare in luglio per un posticino nei gironi di Europa League. Bruttissima prospettiva. Anche perché stride con le speranze alimentate dalla squadra nel girone d’andata. Quella Fiorentina spigliata che metteva paura a tutt’Italia sembra sparita, volatilizzata. Contro la Sampdoria si sono visti gioco e inventiva per quasi tutto il primo tempo. Il gol di Ilicic, un’ottima invenzione al termine di un’azione condotta in tandem con Borja, sembrava il viatico al ritorno alla vittoria. Invece la Samp ci ha creduto. E con Alvarez ha pescato il jolly: un tiraccio finito sul palo alla destra di Tatarusanu e quindi dentro. Si poteva rimediare e ritrovare il vantaggio? Forse con un altro centravanti. Babacar è stato protagonista di un’altra partita statica. Fermo o in ritardo, quasi mai in sintonia con l’azione dei compagni. Sousa dice di avergli insegnato a muoversi senza palla, ma lui pare non abbia assimilato. Già, Sousa. Personalmente credo che a fine stagione finirà per andarsene. Molte squadre s’interessano a lui. Anche la Juve, visto che Allegri ancora non avrebbe formalizzato il rinnovo. Eppoi ci sono le sirene inglesi, con una Premier League ricca e allettante. La Fiorentina che fa? Sembra avviarsi a un tristissimo finale di stagione. Andrea Della Valle non si è visto. O meglio: non si è fatto vedere dai cronisti per esprimere il suo pensiero. C’è chi l’ha visto andar via con largo anticipo. Però lascia intendere di non voler cedere la società. Tuttavia,  l’eventuale ricostruzione – con Sousa o senza – sembra molto problematica. Soprattutto per chi non ha manifestato, fin qui, voglia di spendere e d’investire. E ora? Ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio. Almeno per mantenere il quarto posto. Ma questa squadra è spenta. Chissà se Paulo Sousa troverà, almeno in sé stesso, la capacità di riaccenderla.

L'esultanza di Alvarez, autore del gol del pareggio della Sampdoria
L’esultanza di Alvarez, autore del gol del pareggio della Sampdoria

MALDINI – Applausi per Vincenzo Montella, che risponde non senza un velo di commozione. Lo stadio, salvo qualche rarissima eccezione, accoglie anche l’invito di Paulo Sousa a salutare calorosamente il collega predecessore. Così come tutto il Franchi si alza in piedi, prima della partita, per ricordare un grandissimo uomo di calcio: Cesare Maldini, scomparso a 84 anni. L’ho intervistato più dì una volta durante la mia ormai cinquantennale carriera professionale: un signore. E un vero sportivo: così come altri due grandi personaggi, di Trieste come lui, Ferruccio Valcareggi e Nereo Rocco. Ciao Cesare, un esempio da seguire. Che il figlio Paolo ha comunque saputo imitare. Poi saluto caloroso, come sempre, per Emiliano Viviano, viola nel cuore anche se con maglia diversa. Quindi un’occhiata alla formazione: Sousa sorprende ancora. Mandando in campo Tino Costa e non Vecino, favoritissimo della vigilia. Davanti fiducia a Babacar. Fiorentina subito attiva. Samp chiusa e attenta. A Montella piace giocare, ma non è presuntuoso come Conte che sperava di andare a Monaco per giocare a viso aperto con i tedeschi… Alonso (9’) vicino al gol con un tiro che sfiora il palo destro di Viviano. Il pallone sembrava dentro… Poi è la Samp a far tremare il Franchi: cross di De Silvestri da destra, Quagliarella si libra in area in una rovesciata da copertina televisiva, ma Tatarusanu risponde in tuffo, con un altro gesto atletico da spot per il calcio. Al 21’ Borja e Alonso confezionano un’ottima azione per Baba che invece di essere al centro, pronto a battere a rete … era da un’altra parte. Eppure Sousa gli ha spiegato tante volte che sono fondamentali i movimenti anche senza palla. Ti devi far trovare nel punto giusto quando arriva.

ILICIC – Ma per fortuna della Fiorentina ci pensa Ilicic (24’) a sbloccare il risultato: scambio preciso con Borja al limite. Quindi Ilicic s’infila in un corridoio sguarnito, arriva quasi davanti a Viviano e lo infila con un preciso rasoterra. Bene. Ma non è il caso di fermarsi. La Samp schiuma rabbia. La Fiorentina gigioneggia: Alonso fa la foca ammaestrata, palleggia e scivola ripetutamente. Baba passeggia. E non è mai sulla traiettoria giusta. Arretra anche in difesa, ma non riesce a tenerla. La Samp ruba palla quasi al limite, giostra con abilità. Alvarez (39’) prende la mira da una ventina di metri e spedisce il pallone a sbattere sul palo destro di Tata e va dentro. E’ uno a uno. Incredibile! Possibile che la Fiorentina non sappia mantenere lo straccio di un gol di vantaggio? Tutto da rifare a pochi istanti dal riposo. Primo tempo dominato, ma senza riuscire a far tesoro della prevalenza territoriale.

TRAVERSA – Ora Montella gongola. E Sousa è imbufalito. Giustamente. Negli spogliatoi viola la temperatura è più elevata dei 25 gradi che si registrano nel Franchi. Nella ripresa Badelj non rientra. Al suo posto Vecino. Ma è la Samp a mostrare piglio aggressivo. Poi è Ilicic a scuotere i viola: al 9’ indirizza un gran tiro all’angolino basso, a destra di Viviano. Che ci arriva con un gran tuffo e devia in angolo. Quindi infortunio a Babacar. Rammarico per lui, certo, ma l’ingresso di Zarate al suo posto viene accolto con un applauso. Sull’argentino molte aspettative, dopo l’opaca prova di Baba. E lui scalda subito i tifosi: rasoiata dal limite (20’) però con risposta pronta di Viviano in angolo. Ma la Fiorentina non va. Sousa gioca la carta Blasczcykowski. Improvvisamente Samp in dieci: Correa commette fallo su Ilicic. Cartellino giallo. Ma era già stato ammonito. Fuori. Punizione diretta al 29’ per fallo su Zarate. Batte Ilicic: traversa vicino all’incrocio. Ma dai, ci si mette anche la sfortuna!

ANTOGNONI -La curva si consola facendo gli auguri ad Antognoni, sia pure con due giorni di ritardo. Ha compiuto 62 anni il primo aprile. Antonio unico dieci… Purtroppo la Fiorentina di oggi non ha uno come lui. La manovra è sterile, confusa. La Samp, con un uomo in meno, si chiude e punta a blindare il pari. Che non è accettabile per i viola. E che potrebbe addirittura sfumare a vantaggio dei blucerchiati al 39’, quando Quagliarella si muove bene a tre quarti, tira e stampa il pallone sulla traversa. Pareggiando il conto con quella colpita da Ilicic. In pieno recupero Alonso ci prova: Viviano respinge. Blaszczykowski raccoglie e mette dentro. Ma è in fuorigioco. Niente gol. Poi la fine. Un altro tristissimo pareggio. La Fiorentina non sa più vincere.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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