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Scuola: professori inventano il baratto delle cattedre per sfuggire ai trasferimenti lontano da casa

napoli

ROMA – Sul web e nelle piazze si intrecciano ancora le proteste dei professori trasferiti a migliaia di chilometri da casa in base ai calcoli di un contestatissimo algoritmo che, secondo i sindacati, avrebbe già causato centinaia di errori. Per questo chi si sente danneggiato cerca di correre ai ripari e utilizza i social network per trovare un’altra sistemazione. Infatti la legge 107 sulla Buona Scuola, quella che introduce la chiamata diretta, gli ambiti e tutta la rivoluzione che ha permesso a molti precari di ottenere la cattedra, consente quello che è già stato definito il baratto delle cattedre. Lo scambio è consentito solo per un anno tra «due docenti abilitati e titolari del medesimo insegnamento».

La disperazione ha indotto i professori deportati a creare il gruppo Facebook «Cerco Scambio Cattedra Docenti» che è stato subito preso d’assalto da centinaia di precari. Qualche esempio significativo di messaggi social. «Salve a tutti…sono di Napoli e sono stata assegnata all’ambito 12 della Toscana (Livorno)….cerco scambio cattedra». Oppure: «Gradirei scambiare Lombardia 0020 posto comune primaria con Campania….grazieeee». Gli annunci si susseguono ogni tre, quattro minuti.

Abbiamo già dato notizia delle manifestazioni organizzate dai docenti del Sud, con sit in e cortei, a Palermo, Napoli, Bari, Potenza ma anche in tante cittadine minori. Ma quanti sono esattamente coloro che dovranno fare le valigie? Nessuno ancora lo sa con precisione, ma il sindacato Gilda parla di circa 30.000 costretti a spostarsi lontano da casa. Mentre il ministro Giannini parla di soli 20.000, pari agli abitanti dell’intera isola di Ischia. L’anno scorso i trasferimenti furono circa 7mila cifra che quest’anno sarà almeno tre volte superiore, se non di più.

 

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