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Genoa-Fiorentina (domenica ore 15, diretta su Mp e Sky), nuova sfida di Paulo Sousa. Zarate in ansia per la moglie

Calos Sanchez, pronto a giocare nonostante il lungo viaggio di ritorno dal Sud America
Calos Sanchez, al centro, pronto a giocare nonostante il lungo viaggio di ritorno dal Sud America

FIRENZE – «A Firenze sto benissimo, ora cerco unità fra i tifosi e la società». Consapevole di avere nelle proprie mani il futuro suo e della squadra, Paulo Sousa si è caricato di responsabilità nella conferenza stampa, alla vigilia di Genoa-Fiorentina. E’ come se avesse davanti una pagina bianca: tutta da scrivere. Possibilmente con la grafia usata nel girone d’andata del campionato scorso. Ossia una grafia bella rotonda, vincente e divertente. Trasferta difficile, a Marassi con il Genoa, ma alla potata della Fiorentina. Che la affronterà senza Vecino. In campo quasi certamente Carlos Sanchez, nonostante sia rientrato da poche ore dal Sudamerica. Quindi, nonostante che Sousa non si sia assolutamente sbottonato, la formazione che si può ipotizzare è un 3-4-2-1 così composto: Tatarusanu; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Astori; Tello, Carlos Sanchez, Badelj, Milic; Ilicic (o Bernardeschi), Borja Valero; Kalinic. Pronto anche il nro acquisto Cristoforo, all’occorrenza utile a centrocampo.

Maurito Zarate con la moglie Natalie (foto dal profilo Twitter di Zarate)
Maurito Zarate con la moglie Natalie (foto dal profilo Twitter di Zarate)

ZARATE –  Discorso a parte per Maurito Zarate, volato due volte in pochi giorni in Argentina per assistere la moglie, la bellissima Natalie Weber, 30 anni, operata per un tumore al seno. Zarate, che a Firenze si è sempre comportato benissimo, sarebbe anche pronto per giocare. Ha dato a Sousa la massima disponibilità, nonostante il patema che si porta nel cuore da alcune settimane. Hanno due bambini piccoli e Maurito, ora, soffre e spera anche per loro. Partito Pepito Rossi, se Sousa decidesse di optare per un 3-4-1-2, Zarate sarebbe il  compagno ideale per Kalinic. Resta da vedere che cosa ha in mente Paulo Sousa, che cercherà di sorprendere l’allenatore genoano Juric con una mossa che non s’aspetta.

MERCATO – Paulo Sousa ha sostanzialmente sposato le scelte fatte da Pantaleo Corvino sul mercato. Con queste parole testuali: «L’anno scorso avevamo detto che c’erano 6-7 squadre superiori a noi a livello di organico. E noi dovevamo superarci per superare queste capacità di altre squadre di poter investire. E lo abbiamo fatto. E dobbiamo farlo ancora di più quest’anno. Avevamo delle lacune l’anno scorso, eravamo corti. E abbiamo allungato la rosa e le alternative. Abbiamo perso anche Roncaglia, che per noi era importante. Dietro eravamo corti. Dobbiamo lavorare, io in primis, su tutti. Aspettando che possano arrivare risultati giusti alle nostre aspettative. Ogni giocatore che è stato preso mi è stato fatto analizzare, mi hanno chiesto il mio parere. Ho anche suggerito alcuni giocatori. Alonso? Mi ha detto anche lui come la società che questa offerta non era possibile rifiutare. Il mio lavoro è dare il massimo per far crescere tutti e lavorare bene con loro».

DELLA VALLE –  I rapporti con Andrea Della Valle? «Andrea l’ho visto col Chievo, e oggi. Abbiamo parlato in maniera normale. Lui vuol sapere come sta la squadra, e ci vuole motivare sempre. La mia testa è sempre stata alla Fiorentina. Io non distinguo Firenze dalla Fiorentina. Per me è la stessa cosa. Io dico che sto benissimo a Firenze, ed intendo che sto benissimo alla Fiorentina. E cerco sempre di dare il massimo. Dobbiamo stare tutti uniti ed essere positivi. Solo così possiamo raggiungere obiettivi importanti. Altrimenti sarà difficile fare un grande campionato. Solo stando uniti. Dalla società alla città. Andrea Della Valle è una persona di cuore. Un anno fa sono stato io a portarlo giù con Narciso Parigi, per fargli sentire la vicinanza di questa città. Non deve essere impaurito dal tifo viola. L’ho fatto tutto l’anno scorso. Poi ognuno prende le sue decisioni. Noi vogliamo rappresentare Firenze e la Fiorentina. Dobbiamo avere ambizioni, coraggio, non porci limiti, e dare tutto. E’ vero che avremo difficoltà a superare altri avversari più attrezzati a livello economico».

OLIVERA – Vecino non parte per Genova. Possibile che giochi invece Carlos Sanchez, nonostante il lungo viaggio di ritorno dal Sud America. Babacar? Si sta allenando con grande impegno, avrà tanto spazio in squadra, fa capire Sousa, se continua così. Olivera? Ancora l’allenatore: «Non lo conoscevo, ma Corvino è stato chiaro. Non c’erano i tempi per analizzare bene il calciatore. Fin da Lisbona io ho detto a lui, a Corvino, che mi fido di lui. E che le decisioni spettano alla società. Mi hanno chiesto sempre pareri su chi arrivava. Ma comunque io devo fare il meglio e lavorare su tutti quelli che sono arrivati».

GENOA – «Voglio un Genoa che curi i particolari e abbia uno spirito sbarazzino, perché la Fiorentina ha un organico superiore al nostro e ci farà soffrire. Per fare risultato dovremo giocare con la stessa mentalità delle prime due partite». Questa la dichiarazione di Ivan Juric, allenatore del Genoa.  A sorpresa in testa alla classifica, il Genoa domani affronta, dopo due neopromosse, un avversario di caratura superiore. Ancora Juric:  «Ci sarà di nuovo Perin ma, per il resto, ho ancora dei dubbi sugli esterni».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ernesto Giusti


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