Skip to main content

Corpo Forestale: sospendere l’accorpamento con l’Arma dei carabinieri. La protesta dei sindacati

ROMA – Sospendere per almeno sei mesi il decreto attuativo della riforma della Pubblica Amministrazione che dal primo gennaio cancellerà e accorperà il Corpo Forestale con l’Arma dei carabinieri, per avviare nel frattempo un confronto con il governo. Con questa richiesta i sindacati Sapaf, Ugl-Cfs, SNF, Fns-Cisl, Fp Cgil-Cfs e Dirfor manifestano a Roma in piazza Vidoni, vicino alla sede del ministero della Pubblica amministrazione. Sono circa 1.500.

«Dal primo gennaio – spiega il segretario della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte – non esisterà più il corpo forestale e ai lavoratori non è stata data nessuna possibilità di scelta se non il passaggio obbligato ai Carabinieri», per circa 7.500 uomini e donne della Forestale; 130 passeranno alla Polizia, 350 nei Vigili del Fuoco. La costituzione di Corpi forestali regionali è una delle soluzioni proposte dai sindacati, che chiedono di non militarizzare la polizia ambientale e di tutelare le domande di mobilità del personale che intende passare ad altre amministrazioni.

In alternativa al confronto, intendono intraprendere la via legale: hanno raccolto oltre 2.500 ricorsi al Tar, presentati da altrettanti singoli componenti del Corpo forestale dello Stato. Secondo la Cgil, alla luce della recente pronuncia della Corte Costituzionale, potrebbe essere possibile far valere lo stesso principio, della mancata intesa con le Regioni, che ha portato alla bocciatura di altri tre decreti attuativi della riforma Madia.

I rappresentanti della categoria sono stati ricevuti da alcuni funzionari, vista l’assenza della ministra Marianna Madia. a loro i sindacati hanno chiesto di riferire alla ministra che entro 48 ore vogliamo risposte. Nelle prossime ore, inoltre, chiederanno la sospensione del provvedimento e un incontro urgente anche al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Lo affermano, in una nota, i sindacati del Corpo forestale dello Stato Sapaf, Ugl-Cfs, Snf, Fns-Cisl, Fp Cgil e Dirfor.

«48 ore di tempo per non morire – scrivono le organizzazioni sindacali – parafrasando un noto film. Non accetteremo meline o false promesse, perché le ore e i giorni scorrono veloci e dal primo gennaio la soppressione del Corpo forestale dello Stato diventerà realtà. Se non avremo riscontro entro 2 giorni, presenteremo le migliaia di ricorsi in nostro possesso, che siamo certi creeranno più di un problema a questa riforma. La mobilitazione proseguirà a livello regionale su tutto il territorio nazionale, e neanche l’approssimarsi delle festività natalizie riuscirà a fermarci».

Un’altra delle fallimentari riforme del passato governo è nel mirino dei sindacati, che chiedono un intervento urgente del nuovo esecutivo, che si trova sulle spalle tutte le gravi e innumerevoli grane lasciate dalle perpetue chiacchiere del rottamatore.

 

carabinieri, Corpo forestale, palazzo Vidoni, protesta


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741