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Pensioni: diffida all’Inps per la mancata perequazione di chi ha ricevuto la prima pensione dopo il 2011. Il fac-simile del ricorso da inviare

Inps

ROMA – In questo 2017 la Corte Costituzionale dovrà fissare l’udienza per pronunciarsi sulla legittimità del decreto Renzi Poletti che, in violazione al giudicato costituzionale formatosi in tema di rivalutazione dei trattamenti pensionistici superiori a 3 volte il minimo INPS, ha tolto illegittimamente quote di assegni ai pensionati italiani. I quali hanno fatto milioni di ricorsi contro tale illegittimo comportamento del Governo Renzi. E già 15 fra Corti dei Conti e Tribunali hanno sollevato la questione di legittimità costituzionale davanti alla Consulta.

Mentre attendiamo di sapere quale sarà la pronuncia per i ricorsi già presentati, e per quelli in attesa di deposito presso le varie Corti dei Conti e Tribunali , occorre che coloro che hanno ricevuto la prima pensione dopo il 2011 provvedano a interrompere a loro volta la prescrizione inviando lettera di diffida all’ Inps ( sede centrale Roma, con raccomandata di ricevuta di ritorno). Abbiamo infatti avvertito che è scaduto il 31/12 2016 è scaduto il termine e chi ha interrotto la prescrizione entro tale termine ha acquisito il diritto a non vedersi prescritto nessun rateo di rivalutazione di quelli che hanno concorso a formare il cumolo di arretrati a cui si ha diritto a seguito dell’incostituzionalità del blocco della perequazione delle pensioni, decretata dalla sentenza n 70/2015 della Corte Costituzionale. Il blocco era stato operato dal Ministro Fornero per il biennio 2012/2013, incostituzionalità: di conseguenza: chi fino ad ora non ha mai effettuato l’invio di una diffida alla sede centrale INPS può ancora inviarla ma deve essere consapevole del fatto che (essendo la prescrizione quinquennale) il rateo di rivalutazione riferito a gennaio 2012 si è prescritto e pertanto in caso di un esito vittorioso dell’azione giudiziaria l’intero cumulo di arretrati che dovranno essere liquidati al pensionato sarà decurtato dell’importo del gennaio 2012.

Quindi se non avete ancora inviato nessuna diffida interruttiva della prescrizione occorre inviarla il prima possibile tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo che trovi sul modello che riproponiamo (scarica il modello cliccando quidiffida1 ).

Ripetiamo che l’invio della diffida costituisce la base per un ricorso, per la compilazione del quale è bene rivolgersi a sindacati e associazioni o professionisti specializzati.


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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