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Telefonia: il ddl concorrenza dovrebbe liberarci dall’assedio delle telefonate dei call center

ROMA – La polemica sul liberi tutti alle telefonate selvagge per vendere prodotti e concludere contratti inserito nel disegno di legge sulla concorrenza grazie ad un emendamento dei Cinque Stelle non si placa. A gettare altra benzina sul fuoco è stato il segretario del Pd Matteo Renzi. «Ho chiesto informazioni. «So», ha detto l’ex premier, «che è un emendamento del Movimento Cinque Stelle che è stato accolto. Ma sinceramente mi sembra un errore. Ho chiesto al capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato di verificare per bene la situazione. Grazie per la segnalazione».Così risponde Matteo Renzi, segretario del Pd, a un iscritto che su Facebook gli chiede di correggere la norma sul telemarketing inserita nel ddl concorrenza.

Sulla norma, contestata poi anche dal Movimento cinque stelle, è intervenuto ieri anche il garante della privacy Antonello Soro. «Suscita sconcerto – ha detto Soro – e preoccupazione la norma, contenuta nel testo del Ddl concorrenza, relativa al telemarketing, che elimina il requisito del consenso preventivo per le chiamate promozionali, liberalizzando il fenomeno del telemarketing selvaggio e prevedendo come unica forma di tutela dell’utente la possibilità di rifiutare le sole chiamate successive alla prima». Il Garante parla di un intervento «nel segno dell’estemporaneità che rende più difficile il contrasto delle violazioni».

Occorre rilevare che la nuova disciplina prevede che al registro delle opposizioni potranno iscriversi tutti gli utenti. Oggi il registro è circoscritto soltanto ai numeri fissi inseriti in elenchi telefonici. Sarà dunque esteso anche ai cellulari. I call center che si comportano bene, poi, saranno inseriti nelle white list. Ma la novità più importante, probabilmente, sarà l’obbligo per chiunque chiama per fini commerciali o promozionali, di utilizzare un prefisso unico come oggi avviene con la numerazione 800, per permettere immediatamente all’utente che riceve la chiamata di sapere che si tratta di telemarketing. L’unica differenziazione nel prefisso potrebbe essere fatta tra le telefonate commerciali e quelle, per esempio, per un sondaggio. Ma di questo si sta ancora discutendo. Inoltre, se la proposta dovesse diventare legge, tutti gli elenchi con i nominativi dei consumatori e i loro numeri di telefono, dovranno essere cancellati, tranne solo per quelli che hanno già un contratto con l’azienda che intende contattarli. Ai call center che di volta in volta entrano in possesso di questi elenchi, inoltre, sarà fatto divieto di venderli. Oggi, infatti, esiste un fiorente mercato dei nominativi e dei telefoni dei consumatori.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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