FIRENZE – Il by pass del Galluzzo, prolungamento della Firenze-Siena capace di portare rapidamente anche al casello di Firenze-Impruneta, è finalmente aperto. Ora, probabilmente fra il 19 e il 20 maggio, si aprirà uil parcheggio scambiatore di Scandicci, il primo in diretto collegamento con l’autostrada e accanto alla tramvia Scandicci-Firenze. Ci sono voluti una trentina d’anni per il bypass, ma il taglio del nastro è avvenuto stamani, 29 maggio, intorno alle 11. Dopo le 13 via libera al traffico. Forbici in mano al ministro delle infrastrutture, Graziano Del Rio, all’ad di Autostrade per l’Italia, ingegner Giovanni Castellucci e dei sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Impruneta, Alessio Calamandrei. Polemiche ritardi e rinvii sono stati condensati in quel rapido aprirsi e chiudersi delle forbici. Cha d’ora in avanti farà risparmiare tempo, benzina e ridurrà l’inquinamento. Perché c’è voluto così tanto? L’Italia è il Paese delle complicazioni. Firenze e la Toscana sono la terra del lì no. Che cosa significa? Che sì, certo, l’opera è importante e utile, ma lì non si può fare. Ricorsi e comitati si sprecano. Come ha giustamente riconosciuto l’ingegner Castellucci, è un bene che Firenze e la Toscana, siano gelose anche del patrimonio ambientale, ma una volta valutato che un’opera serve e non deturpa bisognerebbe essere più decisi a darsi una mossa. Ha ragione, ma è una vecchia storia. Che ha il lato positivo nella considerazione che poco dopo mezzogiorno di questo 29 maggio, il bypass capace di togliere il gran traffico dal vecchio Galluzzo, ridando tranquillità a chi vive e lavora in zona, è una realtà.
LAVORI D’AVANGUARDIA – I lavori sono iniziati negli anni ’90 e sono stati più volte sospesi fino alla definitiva ripresa nel 2014. Da quel momento, l’opera è stata completata in poco più di 2 anni e oggi viene consegnata all’Anas, che ne curerà la gestione. Il bypass del Galluzzo è stato progettato con soluzioni all’avanguardia per la tutela dell’ambiente e la sicurezza. Le gallerie sono attrezzate con le più avanzate dotazioni impiantistiche (illuminazione a led, ventilazione regolabile, pannelli di avviso all’utenza, videosorveglianza, ponti radio, etc.) e in quella di Poggio Secco, è stato installato un innovativo sistema antincendio a diluvio, che utilizza acqua e schiuma oltre al rilevamento automatico degli incendi.