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Incendi: scoppia la polemica fra i sindacati dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco. Gli effetti negativi della riforma renziana

ROMA – Mentre gli incendi divorano molte zone del nostro territorio, anche in Toscana, le difficoltà d’intervento riscontrate, soprattutto in Sicilia, hanno portato inevitabilmente al deflagrare della polemica latente fra tre gloriose istituzioni dello Stato, Corpo forestale, Vigili del fuoco e Arma dei carabinieri. Polemica nata subito dopo l’illogica e ancora incompiuta riforma voluta dal rottamatore, Matteo Renzi, che voleva a tutti i costi porre il suo sigillo sulla razionalizzazione (sic) delle forze dell’ordine, inserendo i civili del Corpo Forestale nell’Arma dei carabinieri,  con risultati per ora tutt’altro che positivi. All’inizio erano partiti ricorsi e proteste di appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, che mal digerivano l’inquadramento nell’Arma, ma adesso si sono aggiunti anche i sindacati dei vigili del fuoco che hanno puntato il dito contro la sottrazione ai servizi antincendio degli 8.000 carabinieri forestali, e la mancanza di mezzi aerei sufficienti, in seguito anche alla cessione già avvenuta all’Arma.

COCER – Punti sul vivo i rappresentanti del Cocer dell’Arma reagiscono contro le insinuazioni del Conapo (sindacato dei vigili del fuoco) e affermano duramente che «qualche sindacalista del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco continua ad alimentare e a diffondere critiche destituite di fondamento circa presunti disservizi che deriverebbero dall’assorbimento nell’Arma di gran parte delle funzioni e del personale del disciolto Corpo Forestale dello Stato, previsto dal decreto legislativo dello scorso agosto. Le notizie, probabilmente, sono diffuse ad arte per interessi di bottega e forse per coprire l’inadeguatezza di qualcuno a svolgere i compiti di spegnimento attivo degli incendi, correttamente ottenuti dal corpo nazionale dei vigili del fuoco con la riforma».

CONAPO – Immediata la replica del sindacato dei vigili: «i disservizi nella lotta agli incendi boschivi conseguenti alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, avvenuta in maniera troppo avventata e senza le dovute pianificazioni, sono evidenti ai cittadini Italiani, ai vigili del fuoco e agli ex forestali transitati nei vigili del fuoco senza dubbio alcuno. Quello che invece lascia dei dubbi è che alle nostre pubbliche denunce replichi il Cocer dei Carabinieri mentre il governo resta in silenzio. Che quest’anno con la riforma e il passaggio di competenze e risorse al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e all’Arma gli elicotteri del Corpo forestale non sono tutti disponibili lo ha dichiarato anche il capo della protezione civile, Curcio, quindi c’è poco da smentire. Nessuno del Conapo ha mai messo in dubbio la generosità e l’estrema professionalità degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, le nostre critiche sono indirizzate alle responsabilità politiche a tutti i livelli.»

Ma dopo la risposta argomentata parte anche la bordata del Conapo nei confronti del Cocer: «Perché il Cocer non dice che per la lotta agli incendi sino all’anno scorso venivano usati anche elicotteri AB412 del soppresso Corpo Forestale che oggi sono stati affidati ai Carabinieri e non sono più utilizzati in compiti antincendio? Perché non dice che sono stati assegnati all’Arma anche 8 elicotteri NH500D ad immatricolazione civile idonei all’antincendio che quest’anno non hanno versato nemmeno una goccia sugli incendi? E’ vero che sono fermi perché devono essere riconvertiti con immatricolazione militare con ingente spesa?».

In attesa della risposta su questi quesiti, che riguardano i gravi problemi posti dall’affrettata unificazione renziana, dobbiamo constatare che, fra i tanti  risultati negativi della sua gestione, Renzi può annoverare anche la perla di essere riuscito a mettere gli uni contro gli altri i rappresentanti di due gloriose istituzioni, fondamentali per la sicurezza dei cittadini. Chapeau!

 

 

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Ezzelino da Montepulico


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