ROMA – Nei giorni scorsi il ministero dell’Economia ha pubblicato sul proprio sito internet, la classifica dei cinquecento «migliori pagatori» della Pubblica amministrazione. E lo ha fatto stilando tre graduatorie diverse.
I CRITERI – Una in base al tempo medio ponderato di pagamento, ossia quanti giorni in media passano dal ricevimento delle fatture al loro saldo. Un’altra in base alla percentuale delle fatture pagate nei termini e, la terza, in base al tempo medio di ritardo dei pagamenti. Nella prima classifica il vincitore è il Comune di San Genesio Altoatesino, che ha stabilito un vero record: ha saldato circa 1’80% delle mille fatture ricevute dai fornitori in soli sei giorni. Nessuno ha fatto meglio. I Comuni di Castelnuovo di Cecina e di Quinto di Treviso, così come il tribunale di Siracusa (giudice unico di primo grado), riescono a pagare in nove giorni. Seguiti dai municipi di Capriolo, Rosate, Settala e Sorisole.
LE AVVERTENZE I dati dei tempi di pagamento pubblicati dal ministero vanno però letti con qualche avvertenza. Si riferiscono alla tempistica di pagamento con la quale le pubbliche amministrazioni hanno smaltito le fatture ricevute dai propri fornitori nel corso dell’intero anno 2016, sulla base delle comunicazioni dei pagamenti effettuate sulla piattaforma informatica centralizzata. Non tutte le fatture però, vengono registrate sulla piattaforma e non tutti gli enti comunicano i loro dati. La piattaforma, ha spiegato il ministero, ha rilevato i pagamenti di circa 17,3 milioni di fatture, per un importo pari a 111,2 miliardi di euro, che corrisponde al 74 % dell’importo totale delle fatture riconosciute dalle PA nel periodo considerato (circa 22 milioni di fatture per un importo “liquidabile” di 150 miliardi). I tempi per saldare, in tutto o in parte, i 17,3 milioni di fatture per le quali sono stati comunicati i pagamenti, spiega sempre il ministero, sono stati pari in media a 58 giorni, mentre i tempi medi di ritardo sono stati di 16 giorni, un valore quest’ultimo in diminuzione del 30% rispetto ai tempi medi di ritardo con cui le Amministrazioni pubbliche hanno smaltito le fatture passive ricevute nell’anno 2015. Tuttavia, precisa sempre il Tesoro, il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello registrato tra gli enti che comunicano i dati. Una stima dei pagamenti mancanti, ottenuta con metodologia statistica, ha evidenziato che il tempo medio di pagamento semplice assume valori non superiori a 64 giorni per l’anno 2016.
Ma non sono tutte rose e fiori. Bankitalia avverte che restano ancora da saldare 64 miliardi di debiti. Nel corso del 2016, i debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche avrebbero continuato a ridursi, dal 4,2 per cento del Pil stimato per il 2015 al 3,8% (all’incirca da 68 a64 miliardi). Il livello complessivo, secondo Via Nazionale, resta molto superiore a quello coerente con i tempi di pagamento stabiliti contrattualmente dalle parti (componente fisiologica), diminuiti anche in seguito al recepimento della direttiva europea.