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Firenze, tassa di soggiorno: Confesercenti chiede di posticipare l’aumento

La sede di Confesercenti a Firenze

FIRENZE – Pioggia di proteste sull’annuncio del comune di Firenze di voler aumentare la tassa di soggiorno. Fra queste spicca quella di Confesercenti che, in un comunicato firmato da Cristina Pagani, presidente di Assohotel,  spiega:  «Siamo consapevoli che la scelta dell’Amministrazione comunale sia finalizzata a individuare risorse da investire per migliorare la mobilità e il trasporto della nostra città, che rappresentano, soprattutto in questo particolare momento, le maggiori criticità ma la nostra categoria rischia, così, di scontare un peso importante. Gli aumenti proposti vanno a incidere sulle strutture che oggi stanno attraversando difficoltà; tra i correttivi proposti, la richiesta implicita di un posticipo dell’aumento: una diversa tempistica nell’entrata in vigore dell’incremento dell’imposta di soggiorno, che consenta alle imprese di poter ridiscutere e modificare i contratti già in essere con i Tour Operator. Suggeriamo anche una maggiore informazione sulla destinazione annuale dell’imposta di soggiorno, ovvero un effettivo rendiconto d’utilizzo, e un progetto di armonizzazione dell’applicazione dell’imposta a livello di area metropolitana finalizzata a renderla omogenea, in particolare in termini di esenzioni, agevolazione e riduzioni. E’ inoltre necessario un maggior impegno sul tema della lotta all’evasione, al fine di far emergere il sommerso che ruota intorno al sistema turistico».

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