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Russiagate: Flynn ha mentito all’Fbi. Ora Trump rischia grosso

Michael Flynn

NEW YORK – La situazione si fa pesante, per il presidente Trump. Michael Flynn, l’ex consigliere alla sicurezza nazionale di Trump, si dichiara colpevole di false dichiarazioni all’Fbi sui suoi contatti con l’ambasciatore russo. Lo ha detto lo stesso Flynn apparendo in tribunale.  Flynn rischia fino a un massimo di 5 anni di carcere e una sanzione da 250.000 dollari per aver mentito all’Fbi sui suoi contati con la Russia. Flynn assicura la sua massima cooperazione al procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller. Lo riporta Abc citando alcune fonti. Flynn è pronto a testimoniare che il candidato Donald Trump lo ha incaricato di avviare contatti con i russi.

BUGIE – Sono due i colloqui tra l’ex consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Trump, Michael Flynn, e l’ex ambasciatore russo Sergei Kislyak finiti nel mirino del procuratore speciale che indaga sul Russiagate. Due incontri avvenuti il dicembre scorso durante la transizione presidenziale e sui quali Flynn avrebbe mentito all’Fbi. Nel primo colloquio incriminato l’ex generale avrebbe fatto pressioni sull’ambasciatore russo per aiutare gli Usa e Israele ad ‘uccidere’ in Consiglio di sicurezza una risoluzione di condanna degli insediamenti in territorio palestinese. Nella seconda conversazione Flynn avrebbe invece chiesto a Mosca di evitare una escalation nei rapporti con Washington, in risposta alle sanzioni verso la Russia annunciate dalla amministrazione Obama. Sanzioni legate alle interferenze del Cremlino sulle elezioni presidenziali americane.

RESPONSABILE – «Le mie azioni sono state sbagliate. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni». Lo afferma Michael Flynn, l’ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump che si è dichiarato colpevole di dichiarazioni false all’Fbi nell’ambito delle indagini sul Russiagate.  Nei contatti del dicembre scorso con Sergei Kislyak, l’ex ambasciatore russo a Washington, Michael Flynn avrebbe agito d’intesa con Jared Kushner, genero di Donald Trump. Lo avrebbe confessato lo stesso ex consigliere alla sicurezza nazionale secondo quanto riportano alcuni media Usa – tra cui il Washington Post – basandosi sulle carte in mano agli inquirenti. Flynn si sarebbe consultato anche con altri esponenti del ‘transition team’ del presidente eletto. Nei capi di accusa e nella dichiarazione di colpevolezza di Flynn non c’è nulla che coinvolga altre persone. Il caso riguarda solo lui: questo il commento a caldo della Casa Bianca sulla svolta del Russiagate legata all’incriminazione dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn.

TRUMP  – Fake news: così Donald Trump, pur ammettendo dei dissapori, bolla su Twitter le ricostruzioni dei media americani secondo cui il presidente americano starebbe per silurare il segretario di stato americano Rex Tillerson. «Non se ne sta andando – scrive Trump – e sebbene non siamo d’accordo su alcune questioni continuiamo a lavorare insieme, con l’America che è di nuovo fortemente rispettata».

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Ernesto Giusti


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