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Pd caos: renziani all’attacco del segretario, Boschi contro Zingaretti, difende Lotti

Maria Elena Boschi in una foto d’archivio. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA – Alta tensione nel Pd dopo il varo della nuova segreteria di Nicola Zingaretti e l’autosospensione di Luca Lotti dai Dem per il caso Csm. Con l’ex ministro si schierano i renziani a partire da Maria Elena Boschi: «Sono arrivati più attacchi a Lotti – dice – dall’interno del Pd che dagli avversari politici. Autosospendendosi ha fatto una scelta che non era scontata e dovuta, di grande generosità verso la comunità del Pd e va quindi rispettato». Boschi, dalla convention dell’area Giachetti di Assisi, si è augurata però che «in una comunità come il Pd, vista anche la disponibilità di Lotti, ci si possa parlare guardandosi negli occhi. E non – ha concluso Boschi – con interviste che sparano addosso ai compagni del proprio partito».

«Zanda chiede a Lotti di fare un passo indietro rispetto al partito, ma Lotti è un parlamentare, non un ministro. E’ una richiesta di una gravità enorme dirgli devi uscire provvisoriamente dal partito – dice Roberto Giachetti da Assisi-. C’è stato un problema serio per Catiuscia Marini in Umbria e immediatamente le vengono chieste le dimissioni, dopo un po’ di tempo Oliverio in Calabria riceve un avviso garanzia, avete sentito voi una richiesta di dimissioni? No. Non potremmo usare lo stesso criterio? Sennò che criterio é? Di genere, congressuale, cosa? – ha proseguito -. E poi arriva un avviso di garanzia al governatore della Puglia, non ho sentito che sia stato chiesto a Michele Emiliano di fare un passo indietro.Sembra che nel campo della politica quel che ha fatto Lotti non abbia paragoni – ha proseguito il deputato -, ma quando D’Alema ha fatto i comitati per il No al referendum nessuno gli ha chiesto di sospendersi dal Pd. E quando Emiliano ha sputtanato questo partito? Ha fatto lo schifo?».

Anche l’ex capogruppo alla Camera Ettore Rosato  va all’attacco: La nuova segreteria Pd?  «Scelta legittima di Zingaretti, che l’ha costruita ad immagine del partito che vuole. Se partiamo dal principio che la politica richiede leadership, io dico che di leadership in giro se ne vedono tante, ma di quelle che muovono il Paese ne ho vista una – ha detto Rosato riferendosi a Matteo Renzi – Ci siamo messi tutti insieme – D’Alema, Bersani, Casini, Calenda, Pisapia, Prodi, Lorenzin e Letta – e dopo un anno di opposizione – prosegue Rosato – abbiamo preso 3 punti e mezzo in più. Allora lo dico con preoccupazione, perché i nostri avversari hanno superato il 48%, quindi prendiamo atto che c’è un problema e che la politica non è solo testimonianza».

E l’ex ministro Calenda propone via twitter: «Su segreteria Pd leggo di nuovo commenti che sembrano scritti da avversari politici. Se una componente si sente esclusa potremmo valutare un governo ombra per marcare a uomo i Ministri. Persone come Renzi, Morani, Giachetti, Minniti, Nannicini potrebbero farne parte. Che ne dite?».

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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