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Reggio Emilia: abusi nel sistema degli affidi, coinvolto un sindaco pd e una Onlus piemontese

ROMA – La stampa e i media nazionali, spasmodicamente impegnati a beatificare la capitana Rackete e le Onlus, denigrando il cattivo ministro Salvini, dimenticano completamente una vicenda che ha coinvolto amministrazioni di sinistra e enti e personaggi legati a quel mondo. Forza Italia e Fratelli d’Italia, voci solitarie, richiamano l’attenzione su questi gravi fatti che hanno coinvolto famiglie e bambini.

«L’indagine in corso a Reggio Emilia, che ipotizza spaventosi abusi istituzionali sui minori e nel sistema degli
affidi, allarma il Paese, scuote le coscienze e pone l’urgente necessità di una rapida e profonda riforma dell’intero sistema di affido dei minori. Questa riforma deve riguardare sia i servizi sociali – che agiscono in base a una normativa ormai obsoleta – sia il sistema giudiziario quando coinvolge i minori». Lo dichiara Mara Carfagna, vice presidente della Camera e coordinatrice di Fi.

«Ma, nel frattempo -aggiunge- occorre agire subito per affrontare questa grave emergenza. Serve una immediata indagine per conoscere il numero delle case famiglia, quello dei minori dati in affido e sulla base di quali motivazioni. Serve una immediata tutela per i bambini travolti da questo meccanismo. Chiedo quindi al ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana -prosegue Carfagna- di portare subito in Consiglio dei ministri un decreto con effetto immediato che sancisca tre punti: stabilire l’assoluta incompatibilità degli incarichi dei giudici onorari, dei Ctu (consulenti tecnici di ufficio), dei consulenti esterni e degli operatori dei servizi sociali, che abbiano in corso qualunque forma di collaborazione o legame con gli istituti di accoglienza dei minori».

E ancora: «L’istituzione -sottolinea- di collegi di periti indipendenti e iscritti agli albi professionali che valutino la
situazione del minore e la capacità genitoriale: non può essere un solo tecnico a decidere su una misura così dolorosa e grave. L’immediata applicazione della Convenzione di Istanbul che tutela la figura materna là dove prevede che, quando una donna denuncia violenza su di sé o sui minori, la mediazione familiare sia esclusa e i bambini
non siano dati in affido ad altri fino all’esito del processo».

La vicenda in sintesi. Inganni, falsi ricordi, lettere dei genitori nascoste. Sarebbero stati solo alcuni dei metodi adottati nei confronti di bambini, in provincia di Reggio Emilia, al fine di allontanarli dai genitori, per poi mantenerli in affido e sottoporli a un circuito di cure private a pagamento di una Onlus piemontese. Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano (Reggio Emilia) Andrea Carletti, ma anche medici e assistenti sociali sono stati raggiunti da misure cautelari. Un’inchiesta, denominata “Angeli e Demoni”, avrebbe svelato l’attivita’ di una organizzazione accusata di aver redatto false relazioni per allontanare i piccoli dalle famiglie e in seguito collocarli in affido.
Secondo gli investigatori disegni innocenti dei bambini sarebbero stati falsificati attraverso l’aggiunta mirata di dettagli a carattere sessuale, abitazioni descritte falsamente come fatiscenti, stati emotivi dei piccoli artatamente relazionati, travestimenti dei terapeuti da personaggi ‘cattivi’ delle fiabe messi in scena ai minori in rappresentazione dei genitori intenti a fargli del male, denigrazione della figura paterna e materna.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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