Skip to main content

Salvini accusa: M5S e Pd al governo da due giorni in Europa. In vista crisi, ma Di Maio smentisce


ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA – 5Stelle e PD? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles. Tradendo il voto degli Italiani che volevano il cambiamento, i grillini hanno votato il Presidente della nuova Commissione Europea, proposto da Merkel e Macron, insieme a Renzi e Berlusconi. Una scelta gravissima, altro che democrazia e trasparenza”. Così Matteo Salvini.

Giustizia, autonomia manovra: le cose si fanno o non si fanno, e la Lega va avanti. Ma “se arrivassero altri tre no, allora cambia tutto”. Altolà del vicepremier Matteo Salvini all’alleato M5s in due interviste del ministro dell’Interno a Repubblica e al Corriere della Sera. Sul caso Russia, Salvini insiste sulla sua posizione (“andrò in Parlamento a ribadire quello che ho sempre detto”), chiedendosi anche “cosa mai debba riferire Conte sulla Russia”, e a una domanda su Savoini e D’Amico dice di fidarsi delle persone che gli sono vicine: “Se poi qualcuno sbaglia, con me paga doppio”.

Di Maio, la crisi non c’è e non ci sarà – La crisi non c’è e non ci sarà, quello che c’è è l’unico governo possibile. Quanto all’ipotesi di una nuova maggioranza con il Pd, “non faremo mai alleanze con il partito di Bibbiano”. Intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier Luigi Di Maio nega l’ipotesi di una nuova maggioranza se il governo dovesse cadere, e sullo scontro per il voto divergente alla numero uno della Commissione europea chiama l’alleato alla responsabilità: “La Lega ha vinto le elezioni Europee, ora dimostri qualcosa”. Quanto al caso Russia, ribadisce l’invito a Salvini a riferire in Aula.

“Io sono sicuro dell’esecutivo e ritengo ingiusto che ogni giorno si minacci una crisi di governo. Dal mio punto di vista ci sono delle riforme che si devono fare”, dice Di Maio intervistato nella trasmissione Uno Mattina. “Non ci sono tre no”, ha aggiunto, parlando di autonomia, manovra e giustizia.

“Se avessi il minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia non starei al governo con loro”, ha proseguito il vicepremier Luigi Di Maio, aggiungendo che “il tema è che se il Parlamento chiede un’audizione è giusto che quella persona (Matteo Salvini, ndr) vada in Parlamento”.

crisi, Di Maio, Salvini


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741