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Istat: persistono elevati livelli di evasione fiscale e contributiva. Upb valida Nadef, ma individua rischi

ROMA – I dati contenuti nella Relazione sull’economia non osservata allegata alla Nota di aggiornamento al Def «mostrano la persistenza di livelli elevati di evasione fiscale e contributiva, aspetti critici per il rafforzamento della capacità competitiva e di crescita del nostro Paese e per l’efficacia e l’equità delle politiche pubbliche. A sottolinearlo è il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo nell’audizione sulla Nadef davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera. Le stime della relazione evidenziano in media, nel triennio 2014-2016, un gap complessivo pari a circa 109,7 miliardi.

L’Ufficio parlamentare di bilancio “ha validato il quadro macroeconomico programmatico 2019-2020” della Nota di aggiornamento al Def “evidenziando tuttavia rilevanti fattori di rischio”. Così il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro, in audizione. La previsione per il 2020 “appare gravata da forti incertezze internazionali (dazi, Brexit, rallentamento della Cina, squilibri finanziari e avversione al rischio degli investitori) e dai margini d’intervento delle politiche economiche globali per fronteggiare un’eventuale recessione”.

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