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Toscana, maltempo: gli interventi dei Consorzi di bonifica. Video Arno a Firenze

FIRENZE – Oltre alla Regione, anche l’ANBI, Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue, ha fatto il punto della situazione toscana e degli interventi effettuati dai Consorzi. Ecco il resoconto:

«E’ allerta idraulica nel comprensorio del Consorzio di bonifica Medio Valdarno attorno alla città di Firenze:  quasi tutti i corsi d’acqua sono oltre il secondo livello di guardia; tutti gli impianti idrovori sono in funzione e le casse di espansione sono state attivate. Il fiume Arno è esondato per qualche centinaio di metri in località Sieci a Pontassieve: chiuso un tratto della Strada Statale Tosco-Emiliana ed evacuate alcune abitazioni. Primo a destare preoccupazione è stato il torrente Ema, il cui livello ha toccato quasi i 3 metri; poi sono cresciuti oltre il secondo livello di attenzione, in successione, anche i fiumi Ombrone, Marina, Pesa, Greve, Bisenzio ed Elsa. Con la perturbazione rimasta stanziale per lunghe ore su tutto il territorio regionale, la situazione nel Medio Valdarno è andata complicandosi per tutti i corsi d’acqua e sul fiume Arno, nel quale sono arrivate via via le ondate di piena sia da destra che da sinistra idraulica.

Tutti i principali impianti idrovori del Consorzio di bonifica Medio Valdarno (Viaccia, Fosso di Piano, Castelletti e Crucignano) sono entrati in funzione, mentre sui corsi d’acqua sono state attivate diverse opere di sicurezza per l’alleggerimento delle portate di piena: casse di espansione, aree di laminazione e briglie ”a bocca tarata”.

La situazione è critica anche in Maremma, dove il fiume Ombrone ha allagato le golene. Il personale del Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud è intervenuto sul torrente Sovata alla confluenza con il fiume Bruna, nel comune di Castiglione della Pescaia. Squadre dell’ente consortile hanno ripristinato lo smottamento, che ha interessato l’argine del fiume Albegna e hanno attuato un intervento di emergenza sul ponte del Magione, alla confluenza con il torrente Radicata, nel comune di Orbetello.

Massimo è l’impegno anche nell’area senese, con verifiche sul fiume Arbia a Monteroni e sull’Ombrone a Buonconvento. Le condizioni del mare rischiano di mettere in crisi il sistema. Le condizioni del mare rischiano di mettere in crisi il sistema idraulico della costa di Massa Carrara, rappresentando un ostacolo al naturale deflusso delle acque dalle zone interne; per questo, il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord ha attivato gli impianti idrovori per ”spingere ” le acque in mare ed evitare la risalita del cuneo salino.

Sempre il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord è in azione anche a Vicopisano, in provincia di Pisa, dove sono state installate pompe mobili sul Fosso relitto del Serezza: la piena dell’Arno ha infatti prodotto la chiusura delle porte vinciane alla confluenza tra il fiume ed il Fosso, impedendo così il defluire delle acque. Ancora nel pisano è stata infine aperta, per la prima volta, la cassa di espansione della Roffia, a San Miniato; l’obbiettivo è contribuire a trattenere la piena dell’Arno.

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