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Manovra: 400 emendamenti M5s. Stop a tasse su bioplastica. Alla Chiesa chiesta Imu su bar e ospedali

Plastica di scarto in una immagine di archivio ANSA

ROMA – Hanno fatto un pasticcio di balzelli e ora c’è la corsa a rimediare. Piovono (sono circa 400) gli emendamenti dei 5 Stelle alla manovra del governo. Fra le proposte di modifica spicca quella di escludere dalla nuova plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. Il pacchetto del M5S sarà depositato in commissione Bilancio al Senato. Si chiede anche di esentare tutti i dispositivi sanitari monouso, non solo le siringhe e di ridurre al 5% l’imposizione sulla cancelleria di plastica (come le penne). Vuoto a rendere non solo per il vetro ma anche per i contenitori di plastica per acqua e bibite, saponi, detersivi, shampoo, e pure per le lattine, è un’altra delle proposte per ridurre l’uso della plastica. Tra gli emendamenti anche una detrazione fino a 1000 euro per chi installa a casa i filtri per l’acqua (e 5mila per chi li mette in bar e ristoranti), un ecobonus per alberghi e strutture ricettive eco-sostenibili e un programma Mangiaplastica con incentivi ai Comuni che installano ecocompattatori.

«Sto lavorando con il ministro dell’Economia Gualtieri perché voglio ridurre ancora di più le tasse, come ad esempio quella sulle auto aziendali. Faccio un appello ai gruppi parlamentari di maggioranza a collaborare con il governo, perché tutti ci si impegni a raggiungere questo risultato». Così in un colloquio con il Corriere della Sera, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nel giorno degli emendamenti in Commissione alla legge di Bilancio, si rivolge alle forze di maggioranza: «Completiamo l’opera e chiudiamo il cerchio, possiamo essere ancora più ambiziosi». Il premier replica a quelli che ritiene attacchi strumentali sulla manovra delle tasse. Stando ai calcoli del governo, le tasse sono «appena il 5 per cento» di una Finanziaria da 30 miliardi. E qui Conte ricorda le “numerose misure a favore delle famiglie e delle imprese, i tre miliardi ai lavoratori e i tre come superbonus”.

Sul canone Rai, Di Maio ha detto che «l’obiettivo è ridurlo, poi non spariamo cifre perché stiamo parlando di 2 miliardi di euro circa, ridurlo garantendo sempre che la Rai possa essere più indipendente possibile. La gente ci dice: se è governata dai partiti non lo vogliamo pagare, se garantite, facendo una legge, che la politica la smette di nominare i vertici della Rai, allora lo paghiamo».

La Chiesa cattolica paghi l’Imu sui suoi immobili adibiti a bar, ristoranti, alberghi e anche sugli ospedali, chiede un altro emendamento alla manovra firmato dal M5S Elio Lannutti. Nella proposta di modifica si chiede anche che la Chiesa paghi gli arretrati tra il 2006 e il 2012.

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Ernesto Giusti


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