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Fiorentina battuta dal Lecce (0-1) e fischiata. Serio infortunio a Ribery. Montella rischia. Pagelle (Foto)

Ribery dopo l’infortunio: è stato portato in ospedale per la risonanza magnetica (Foto Violachannel)

FIRENZE – Finisce ancora fra i fischi. La terza sconfitta consecutiva (questo 0-1 contro il Lecce, dopo Cagliari e Verona) fa veramente male a Rocco Commisso e anche ai tifosi viola. Che si sfogano contro la squadra, ma anche verso Montella. La curva canta: oh Montella salta la panchina. Probabilmente non succederà stasera. L’allenatore qualche attenuante ce l’ha: la perdita di Ribery, per serio infortunio alla caviglia, quasi alla fine del primo tempo, ha menomato fortemente la Fiorentina. Era stato l’unico, il vecchio-giovane Franck a dare la carica e a rendersi pericoloso. Secondo me ha mostrato solo un difetto: quello di non crederci e tirare in porta. Ma un fallaccio di Tachtsidis poco prima del riposo lo ha fatto cadere male sulla caviglia. Ha dovuto essere portato fuori a braccia dai massaggiatori. E via di corsa in ospedale per la risonanza magnetica. E’ sfortunata, la Fiorentina, in questo momento. Senza Ribery, senza Pezzella e senza Chiesa, la squadra non va. Vlahovic, che io ho sempre sostenuto, è stata una delusione totale. Non ha saputo incidere. Pedro? Ha sbagliato almeno tre gol. E’ ancora molto indietro, riesce nemmeno a intendersi con i compagni e perde palloni preziosi. Un po’ meglio Castrovilli, che però canta e porta la croce. Pesantissima. Inesistente il cntrocampo: con Badelj che non riesce ad essere quello di due anni fa e, purtroppo, neanche quello di San Siro, alcune settimane fa. Devo registrare una Fiorentina a pezzi, bisognosa di rinforzi a gennaio, soprattutto a metà campo. Montella? Per il momento, forse, salverà la panchina, ma non c’è più feeling con lui. E probabilmente non c’è mai stato da quando, nella stagione scorsa,prese in corsa il posto di Pioli. Commisso, gran brava persona, dovrà fare presto delle scelte.

Lo striscione della Curva Fiesole per il 70° compleanno di Rocco Commisso (Foto Violachannel)

COMMISSO – Applausi a scena aperta per Rocco Commisso. E la Curva Fiesole canta: Torneremo fra i campioni, come nel ’56. Formazione viola prevista. Nessuno nomina Chiesa. Franck Ribery prnde subito il comando delle operazioni. I viola attaccano subito. Pulgar e Castrovilli, rientrati dopo il turno di squalifica, contribuiscono al cambio di passo. Al 10′ palla buona per Lirola, sulla destra, che controlla bene, calcia sul secondo palo ma è fuori. All’11’ compare il cartello nella Fiesole: Auguri presidente. Per i 70 anni da poco compiuti da Rocco Commisso. Quindi il coro: tanti auguri presidente, tanti auguri presidente. Ancora Lirola al 13: Ribery fa velo per Vlahovic che però non riesce a colpire e metterla dentro. Il Lecce di Fabio Liverani, che non ha una gran difesa, si chiude e cerca di ripartire. Al 15′ rischia grosso su una ripartenza di Ribery, fermato da un’uscita disperata del portiere Gabriel.

Ribery in azione prima dell’infortunio: il più attivo dei viola (Foto Violachannel)

RIBERY I – Fuori programma al 16′: Caceres si accorge di avere la maglia strappata. Resta a torso nudo e riceve applausi. Gli danno una maglia nuova e si riveste. Mentre Pulgar batte un calcio di punizione diretto senza precisione. In ogni caso è una Fiorentina piacevole, anche se non incisiva. Ribery, 36 anni di scatti e corse, oltre che di piede vellutato, riparte spesso, ma al momento giusto non tira e passa. Perchè? Provaci Franck, provaci. Si resta perplessi al 24′: Lirola (10 milioni al Sassuolo…), servito da Ribery, si annoda e non riesce a gestire il pallone. Agisce, Lirola, nella zona abitualmente coperta da Chiesa, ma ladove servirebbe il passo felpato, rapido, preciso, ne vediamo uno greve e pesante: da rocciatore. E nemmeno Vlahovic punge, per quanto Ribery cerchi di metterlo a suo agio. Ma è lui, Ribery, il presunto vecchio Ribery, il più mobile e incisivo: va via palla al piede, da solo, seminando il panico fra i pugliesi. Al 35′ lo stendono due metri fuori dall’area. Punizione di Pulgar: ancora imprecisa, cioè alta sopra la traversa.

RIBERY II – Bello spunto di Lirola al 38′ (chissà se dimostrerà di valere i 10 milioni del cartellino) con traversone per Dalbert che, di testa, sfiora il palo sinistro di Gabriel. Insiste la Fiorentina, ma non tira in porta. Mai. Punizione dubbia per il Lecce al 41′: Lirola si volta quasi al limite dell’area e incoccia il pallone con un braccio. Fallo sicuramente involontario, ma l’arbitro fischia. La pnuzione di Calderoni viene respinta con i pugni da Dragowski. Un attimo dopo, la Fiorentina rischia il rigore: Caceres entra da dietro, in area, su Farias. L’arbitro fa proseguire. Non è andata male. Poi Tachtsidis atterra Ribery. Brutto fallo: Franck resta a terra, a bordo campo. E alla fine del primo tempo esce appoggiandosi ai massaggiatori. Fra gli applausi. Ma il problema alla caviglia sembra serio. Pare che gli si sia proprio girata la caviglia.Non può appoggiare il piede. Va in ospedale: risonanza magnetica. Ahi, ahi povero Franck. E anche povera Fiorentina!

Castrovilli in acrobazia )Foto Violachannel)

LA MANTIA – In avvio di ripresa entra Boateng. Ma il Lecce prende coraggio. E al 4′ va in gol con il primo affondo della partita. Cross di Farias e l’attaccante del Lecce segna il suo primo gol in serie A. Sul suo colpo di testa Dragowski non riesce a opporsi. La Fiorentina potrebbe pareggiare subito dopo: Dalbert crossa per Vlahovic che ci arriva bene di testa, ma Gabriel è piazzato e respinge. Insistono i viola, ma manca sempre la stoccata decisiva. Montella sostituisce Lirola con Ghezzal. E Liverani risponde mandando in campo Babacar, ex viola anche applaudito, al posto di Farias. Quindi giallo per Petriccione che abbraccia platealmente Castrovilli.

PEDRO – Commisso, in tribuna, si alza battendo le mani come per incitare la squadra. I tifosi urlano. Boateng agisce alle spalle di Vlahovic, ma serve sempre qualcuno che la butti dentro. E’ il momento di Pedro? Toglierei Badelj, metterei Pulgar centrale e inserirei, appunto, Pedro. Montella forse mi ha sentito: manda a chiamare Pedro che si sta scaldando dietro la porta di Gabriel. Intanto Dalbert mette un pallone d’oro sui piedi di Vlahovic che, da posizione ottima, calcia alto. Incredibile! Ma Pedro entra e, come previsto, esce Badelj. La Fiorentina attacca a testa bassa. Lo schema cambia: 3-4-1-2. Pedro riceve il pallone in area al 29′, ma la sua conclusione è centrale e prevedibile.

DRAGOWSKI – Pressano i viola. Liverani si copre: toglie La Mantia, l’autore del gol, e inserisce Vera. Castrovilli prova a fare Ribery: cade fuori area ma non c’è fallo. Al 36′ papera colossale di Dragowski che esce a vuoto dall’area, perde il pallone. Babacar è lì, potrebbe tirare a porta vuota, ma preferisce cavarsela con un colpo di tacco all’indietro per cercare forse un compagno meglio piazzato. Diciamo che, involontariamente, Babacar ha graziato la Fiorentina. Al 38′ improperi per Ghezzal: arriva in area, da destra, potrebbe tirare in porta e invece la mette al centro. Perchè? Un attimo dopo Dragowski dimostra di essere nel pallone: respinge male e rischia. Ceccherini forse la tocca con la mano. E’ andata bene. Ma va bene, dopo poco, al Lecce: Petriccione ostacola irregolarmente Dalbert in area e Piccinini si rivela arbitro all’altezza del cognome: fa cenno di proseguire. Intendiamoci, non è colpa sua se la Fiorentina sta perdendo, ma questo direttore di gara non mi pare da serie A. Clamoroso al 44′ Babacar entra in area da solo, ma si lascia ipnotizzare da Dragowski. Povero Kouma! Non riesce proprio a far gol alla sua Fiorentina. Quattro minuti di recupero. Ma non cambia nulla. Finisce ancora fra i fischi. La curva Fiesole groda: Montella salta la panchina.

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Babacar, Fiorentina, La Mantia, Lecce, Montella, Ribery, Rocco Commisso


Sandro Bennucci

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