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Gruppi nazifascisti al setaccio: indagini in tutt’Italia di magistratura e Forze dell’ordine

Si intensifica in tutt’Italia l’azione di controllo di magistratura e Forze dell’ordine per frenare quello che le sinistre denunciano come forte pericolo di rinascita del nazismo e del fascismo, sull’onda della denuncia di minacce e offese alla senatrice a vita Segre, che neppure lei ha visto. Lipotesi è stata lanciata da Repubblica e  clamorosamente smentita dall’interessata, ma questo è bastato per scatenare le sinistre e le frange estreme marxiste e per far nascere movimenti, pretesi spontanei, ma vicini a quell’area, a cominciare dalle sardine che non perseguono un ideale proprio, ma contrastano solamente l’azione del leader leghista Salvini.

Ed ecco che in molte regioni polizia, agli ordini della nuova ministra Lamorgese, e magistratura stanno organizzando indagini e perquisizioni a tappeto per scoprire, meritoriamente, il pericolo del risorgente fascismo e nazismo, denunciato a gran voce dalle sinistre. E finora sono cascati nella rete gruppi di individui, per lo più anziani, sui quali sono stati raccolti indizi da valutare seriamente da parte della magistratura. Ma vediamo i casi più eclatanti.

MONZA – Un uomo di 57 anni, di Monza, è stato arrestato dalla polizia a seguito delle indagini nell’ambito dell’inchiesta ‘Ombre Nere’ condotta dall’Antiterrorismo, che ha portato ieri a 19 perquisizioni per altrettanti indagati in tutta Italia pronti a fondare un partito nazista italiano. All’interno della casa del 57enne, Maurizio Aschieri originario di Monza, sono stati trovati un fucile, una carabina e due revolver.

PADOVA -Ai vertici di un  gruppo che voleva ricostituire il Partito nazista c’era una donna, una 50enne impiegata e incensurata, che faceva parte del direttivo nazionale del neonato “Partito Nazionalsocialista Italiano dei lavoratori”. La donna si faceva soprannominare “Sergente maggiore di Hitler” e aveva il compito di reclutare nuovi iscritti. La Digos patavina ha effettuato perquisizioni nei suoi confronti.

SIENA – Un gruppo organizzato toscano progettava di far saltare la moschea di Colle Val d’Elsa: 2 arrestati e 12 indagati vicini all’estremismo di destra; avevano rinunciato perché si sentivano controllati dalla polizia. Le indagini sono partite da alcune conversazioni sui social, intercettate dagli investigatori della Digos, che inneggiavano all’odio razziale, al fascismo e al nazismo.

GENOVA – E’ stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dalla Digos di Genova e portato nel carcere di Imperia per detenzione di armi Pasquale Nucera, uno dei 19 estremisti di destra indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere nell’ambito dell’operazione ‘Ombre nere’ coordinata dalla Dda di Caltanissetta. Due giorni fa in un agriturismo a Dolceacqua in provincia di Imperia, dove Nucera risiede, erano state rinvenute armi e parecchio materiale propagandistico. In particolare erano stati sequestrati un fucile, 33 coltelli e 3 machete.

Attendiamo con interesse di conoscere gli sviluppi di queste indagini che finora hanno scoperto e colpito gruppi che non solo si esprimevano sui social, ma programmavano anche azioni tese ad obiettivi precisi. La scoperta di armi e documenti alimenta le indagini.

Per fortuna l’azione professionale di servizi d’intelligence e magistratura, è indirizzataa 360°, quindi a controllare e prevenire azioni pericolose dell’estremismo islamista (come dicono i buonisti, per i quali è vietata la parola islamico) che ancora non ha colpito l’Italia, forse perché paese di rifugio e di transito dei veri terroristi, che hanno insanguinato l’Europa.

Oltre a seguire le attività di anarcoinsurrezionalisti e centri sociali, spesso violente, dirette contro Forze dell’ordine e schieramenti e personaggi della destra, che meritano anch’esse particolare attenzione, non meno di quelle dell’eversione di destra. Nel 2007 a Padova furono scoperti e arrestati esponenti delle Nuove Brigate Rosse, nella meraviglia generale. Nessuno pensava che potessero esistere soggetti che si riferivano a ideologie sconfitte della istituzioni democratiche. Solo la tenacia e le indagini silenziose, ma coronate da successo, condotte dalla procura di Milano (Ilda Boccassini), con la collaborazione silenziosa del Questore (Alessandro Marangoni) e del Prefetto (non posso citarmi) di Padova vennero a capo della preoccupante situazione.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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