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Coronavirus: diritti dei consumatori su voli e treni cancellati e spettacoli annullati

FIRENZE – Sono scattati i divieti del governo per il coronavirus. A che cosa ha diritto il consumatore? Lo spiega Aduc in una nota: «Ora che il nostro Paese è diventato, tra Europa e Usa, quello con più casi di contagiati (1), occorre porre maggiore attenzione ai problemi relativi a diritti dei consumatori. Accade grazie a vari annullamenti: viaggi, eventi di vario tipo. L’informazione in generale non manca e le autorità sanitarie stanno dimostrando le loro diffuse eccellenze. Cosa succede per i diritti dei consumatori, per esempio, se uno spettacolo viene annullato, se un treno non non parte o non ferma ad una stazione, se un volo aereo viene annullato.
Dipende:
A – Se a decidere l’annullamento è una qualche autorità (voli bloccati per la Cina, partite di qualche sport, gite scolastiche, manifestazioni a pagamento, etc), chi ha raccolto la prenotazione non può pretendere il pagamento di nulla. Chi ha già avuto il pagamento deve integralmente rimborsare quanto già versato dal consumatore, indipendentemente dalle regole e dalle leggi di disdetta che il singolo servizio prevedeva.
B – Se a decidere l’annullamento è la precauzione del singolo organizzatore (del viaggio, del trasporto, dell’evento), ognuno si paga le proprie precauzioni. Quindi l’organizzatore deve rimborsare il dovuto completamente, e non si stupisca se da parte del consumatore che avrebbe dovuto fruire di quel servizio gli possano anche essere chiesti i danni. Anche qui, indipendentemente dalle regole e dalle leggi di disdetta che il singolo servizio prevedeva.
C – Se è il consumatore a decidere di non partecipare ad un evento o non fare un viaggio o non prendere un mezzo di trasporto (tutte situazioni in cui il servizio comunque viene erogato), lo stesso consumatore si paga la propria precauzione non percependo rimborsi se non rispetto alle regole del singolo servizio: biglietti di trasporto, quote di viaggi organizzarti, camere di albergo, biglietti di eventi, etc.».

Aduc conclude dicendo che, vista l’evoluzione dei fatti giorno per giorno e ora per ora, il consiglio base è di informarsi prima di prendere qualunque decisione. Presso la Farnesina per i viaggi verso l’estero, presso le autorità nazionali e locali in tutti gli altri casi. E facendo molta attenzione ai falsi allarmismi e alle fakenews che, purtroppo, anche in casi delicati e importati come questo, non mancano: informarsi sempre alle fonti dirette e diffidare sempre di quelle mediate e dei sentito dire.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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