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Coronavirus: rinviato anche il Vinitaly di Verona, sarà a giugno 2020

VINITALY AL VIA: L’ECCELLENZA TOSCANA IN MOSTRA A VERONAVERONA – L’epidemia da coronavirus colpisce anche il Vinitaly, la più grande manifestazione del settore vinicolo che ha confermato lo slittamento dell’edizione 2020 a giugno. Ne dà conferma Veronafiere, specificando che Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood – inizialmente previste per il 19-22 aprile – si terranno il 14-17 giugno 2020 “in considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale”, come ha dichiarato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

Da un’indagine effettuata presso i nostri 36 associati, è emerso che sono 71 le manifestazioni posticipate, 28 a carattere internazionale e 43 nazionale, e 22 quelle cancellate, rileva Giovanni Laezza, Presidente di AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), nell’ambito dell’incontro presso il Maeci per la presentazione del Piano Straordinario 2020 per la promozione del Made in Italy.

Le fiere, ricorda Laezza sono concentrate principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, regioni maggiormente colpite dal virus e nelle quali ogni anno hanno luogo la maggior parte delle nostre fiere. Occorre inoltre considerare che febbraio, marzo e aprile sono mesi di alta stagione per il settore con una elevata concentrazione di eventi.

Il numero potrebbe anche aumentare, avverte il Presidente di AEFI che, come associazione ha chiesto interventi urgenti per il settore che ogni anno coinvolge circa 200.000 espositori e 20 milioni di visitatori, generando affari per 60 miliardi di euro e dando origine al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano, oltre all’impatto positivo su occupazione e indotto nei territori.

Non dobbiamo dimenticare che per il 75,4% delle imprese italiane, le fiere rappresentano uno strumento indispensabile – a costi contenuti – per la promozione e la diffusione dei loro prodotti, sia sul mercato interno che all’estero, e per la crescita del business, ha aggiunto Laezza.

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