Il Week end al tempo del Coronavirus: mostre e musei aperti il 7-8 febbraio a Firenze. Ci sono anche i dinosauri

Sciatori all’Abetone: c’è neve anche questo week end

FIRENZE

Avrebbe dovuto essere un fine settimana pieno di eventi, compresi quelli connessi alla Festa della Donna di domenica 8, ma su tutti si è abbattuto il decreto del 4/3/2020, che, onde prevenire la diffusione del COVID-19 detto anche Coronavirus, impone fino al 3 aprile di far rispettare la distanza di almeno un metro fra spettatore e spettatore. Spettacoli teatrali, concerti, festival cinematografici, manifestazioni sportive sono stati così rinviati o annullati. Restano aperti i cinema, cui la chiusura di un mese risulterebbe letale. Così la normale programmazione nelle sale non salterà, ma la capienza sarà ridotta (ogni due posti ce n’è uno vuoto e le file sono sfalsate in modo che nessuno stia davanti a nessuno; alcuni richiedono la prenotazione; comunica ad esempio il Cinema di Castello: «Il cinema Castello rimane aperto limitando la presenza di pubblico a 50 persone a spettacolo. Per gli spettacoli del sabato sera e della domenica pomeriggio si consiglia di prenotare al n. 3318516782 per verificare la disponibilità dei posti. Per ottemperare alle procedure stabilite dal DPCM 04.03.2020 si prega di presentarsi con anticipo per l’ acquisto del biglietto. Ulteriori informazioni presso il cinema»). Allo Spazio Alfieri si proiettano i film , ma è rimandato al 19 aprile lo spettacolo dal vivo di Bustric. Aperti anche i musei civici e statali: in assenza di turisti, può essere il momento buono per andare a visitare qualche sala solitamente inattingibile per il sovraffollamento.

Mostre – Nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1-3) da sabato 15 febbraio al 2 giugno c’è la mostra «Tutankamon: viaggio verso l’eternità», a cura di Maria Cristina Guidotti, già curatrice del Museo Egizio di Firenze, e di Pasquale Barile, presidente della Ancient World Society,  col patrocinio della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, in  collaborazione con MUS.E. La mostra è organizzata dalla Società italiana Discovery Time, in cooperazione con il Ministero delle Antichità del Cairo e con il supporto del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. La realtà virtuale è stata realizzata da La macchina del tempo di Bologna. Un’esperienza immersiva che, grazie a fedeli riproduzioni, reperti originali messi a disposizione dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze, di cui alcuni inediti, la tecnologia 3D e l’innovativa Realtà Virtuale, rivelerà tutti i segreti della Tomba di Tutankhamon facendone conoscere i tesori incredibili destinati ad accompagnare il giovane faraone nel suo ultimo viaggio. Unico esempio di sepoltura regale con corredo ritrovata intatta, la tomba di Tutankhamon, scoperta il 4 novembre del 1922 da Howard Carter, archeologo e appassionato acquerellista che ha così iscritto il proprio nome nella storia dell’archeologia mondiale, è la sola a permetterci di sapere come venisse seppellito un faraone e con quale tipo di corredo. Riproduzioni della statua di Anubis, che protegge la camera del tesoro, del trono d’oro e della maschera aurea che proteggeva il volto e le spalle della mummia; reperti inediti, come il sarcofago ligneo dipinto di Padihorpakhered, decorato su tutte le superfici e restaurato per l’occasione, proveniente dai depositi della Sezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Un accurato lavoro di ricostruzione in 3D darà a curiosi e appassionati la possibilità di vivere un’esperienza di realtà virtuale, visitando in prima persona uno dei luoghi più famosi al mondo. Le schede d’inventario di Howard Carter e le foto d’archivio di Henry Burton, conservate presso il Griffit Institute dell’Università di Oxford, sono state la fonte primaria per la riproduzione nei minimi particolari del corredo funebre. Anche l’esterno della tomba è stato progettato in modo tale da ricreare il cantiere di scavo approntato da Howard Carter. La visita virtuale viene effettuata indossando un visore e impugnando due controller che permettono di entrare nell’ambiente ricostruito e di interagirvi: ci si potrà soffermare sui singoli oggetti del corredo, afferrandoli per poterne apprezzare la verosimiglianza; si sentiranno le parole dei diari di Carter e, nella camera funeraria, si potranno decifrare i geroglifici alle pareti, grazie all’attento lavoro di traduzione a cura di Pasquale Barile. Dagli otto anni in su (bambini e ragazzi hanno percorso ad hoc). Orari: dal lunedì al giovedì, ore 10 – 20; venerdì e sabato, ore 10 – 23; domenica 10 – 20. Ultimo accesso un’ora prima della chiusura. Costo per la sola mostra: adulti 13 €, bambini e ragazzi (dai 6 ai 18 anni) 10 €, studenti 10 € (fino a 30 anni), over 65 10 €, disabili 5 € per gli aventi diritto all’accompagnamento secondo la Legge 104/92, l’accompagnatore ha diritto all’ingresso gratuito. Biglietto per famiglie: 2 adulti + 2 bambini o 1 adulto + 3 bambini 38€, 2 adulti + 3 bambini o 1 adulto + 4 bambini 44€. Costo per la sola realtà virtuale: adulti 15 €, bambini e ragazzi (dai 6 ai 18 anni) 12 €, studenti 12 € (fino a 30 anni), over 65 12€. Biglietto combinato mostra + realtà virtuale: adulti 24 €, bambini e ragazzi (dai 6 ai 18 anni) 20 €, studenti 20 € (fino a 30 anni), over 65 20 €.

Sempre a Palazzo Medici Riccardi dal 7 marzo al 14 giugno c’è la mostra fotografica «Peterson – Lavine. Come as you are: Kurt Cobain and the Grunge Revolution». A cura di ONO arte contemporanea, l’esposizione è organizzata e promossa da OEO Firenze Art e Le Nozze di Figaro, in collaborazione con MUS.E e con il patrocinio di Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze. Viaggio nella storia della scena musicale grunge e in quella del suo eroe, Kurt Cobain, simbolo della controcultura americana della fine del XX secolo, la mostra presenta oltre 80 foto, tra cui alcune inedite, di Charles Peterson e Micheal Lavine, proposte in un accostamento inusuale che immerge il pubblico nella fascinazione di quegli anni straordinari, in cui i fan erano parte integrante di una rivoluzione musicale, e ci restituisce un ritratto ora intimo ora iconico del leader di un gruppo che ha segnato la storia del rock contemporaneo. La curatrice spiega: “Per raccontare l’avventura di Kurt Cobain, dei Nirvana e il grunge abbiamo scelto le fotografie di Michael Lavine e di Charles Peterson non solo perché sono alcune delle più iconiche, ma anche perché, meglio di chiunque altro,  i loro lavori restituiscono quello che era il clima culturale nella mitica Seattle anni ’90. Il percorso espositivo, che compenetra perfettamente i bianconeri di Peterson con i colori pop di Lavine, segue quella che è la cronologia della band, partendo dai primi anni, quando al posto del batterista Dave Grohl c’era Chad Channing, fino a quelli del successo internazionale per concludersi con una sezione dedicata ad altri gruppi che hanno popolato la scena musicale grunge”. Orari: da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00). Mercoledì chiuso. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro, gratuito per i giovani fino ai 17 anni. Info tel. 055 0946163 – 055 2760552, www.oeoart.comwww.lndf.itwww.palazzomediciriccardi.it.

A Palazzo Strozzi Tomás Saraceno. Aria, a cura di Arturo Galansino, dedicata a uno dei più originali e visionari artisti contemporanei al mondo: aperta tutti i giorni ore 10.00-20.00, giovedì fino alle 23.

Crumb Gallery (Via San Gallo, 191 rosso ) ospita da sabato 7 marzo al 7 aprile «Corpo di donna», la prima mostra di Letizia Battaglia (Palermo 1935) a Firenze con 23 opere fotografiche di formato diverso, tra cui molte inedite che toccheranno temi noti ma anche più intimi del suo percorso artistico. È riconosciuta come una delle figure più importanti della fotografia contemporanea non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia: è la più nota fotografa di mafia, impegnata in un racconto senza fine che ha avuto inizio in maniera quasi casuale, come dice lei stessa, negli anni Settanta e Ottanta con gli scatti che l’hanno resa celebre, quelli dei morti ammazzati per le strade di Palermo, burattini con i fili tagliati, un rivolo di sangue che cola dalla bocca o dagli occhi, immagini crude ma che come nessun’altra sanno restituite il sapore di quegli anni amari. Ma oltre a questi durissimi reportage, ha sempre documentato la vita della gente comune, per la strada, in case miserissime, in luoghi di lavoro, nei mercati, cogliendo, delle situazioni, soprattutto il movimento umano, l’espressione degli occhi, l’atteggiamento della bocca, in particolare delle donne e delle bambine. In questa mostra organizzata alla Crumb Gallery, i venti scatti esposti raccontano proprio questo aspetto della sua ricerca: le donne con immagini che le ritraggono nude, e ancora donne con scatti che alzano il velo per permettere allo sguardo di vedere proprio là dove altrimenti non si coglierebbe nulla. È questo l’occhio, dice Battaglia. Non la tecnica. Non la conoscenza. Ma la capacità di vedere davvero, stando alla distanza “di un pugno o una carezza”. «A Firenze, esporrò foto di nudi.» rivela la Battaglia in una recente intervista «Racconto la grandiosità, la bellezza e la dolcezza del corpo femminile. Non sexy o in pose da modella. Una ventina di foto fatte dagli anni Settanta al 2019. C’è la ragazza così come la donna di 70 anni che mentre scatto dice sono bella così come sono. Le ho fotografate con solidarietà e rispetto. A un fotografo si deve sempre chiedere rispetto, lui deve nobilitare la verità. La fotografia è un atto meraviglioso, come fare l’amore. Ma con rigore e senza vanità.» Sabato ore 15-19; gli altri giorni su appuntamento – 347 3681894 crumbgalleryfi@gmail.com

Al Museo Novecento (Piazza Santa Maria Novella 10) grande antologica dedicata ad Allan Kaprow (Atlantic City, 1927 – Encinitas, 2006) padre degli Environments e degli Happenings, un artista poliedrico e instancabile, che nell’arco della sua intensa carriera si è confrontato con i media più diversi. La mostra, Allan Kaprow I will always be a painter – of sorts, a cura di Sergio Risaliti e Barry Rosen, promossa dal Comune di Firenze, realizzata in collaborazione con Allan Kaprow Estate e Hauser & Wirth, è aperta al pubblico fino al 4 giugno e presenta per la prima volta in Italia un corpus di circa quaranta opere su carta e tela che rappresentano l’esordio dell’artista.

A Villa Bardini c’è Enigma Pinocchio. Da Giacometti a La-Chapelle, mostra curata da Lucia Fiaschi e interamente dedicata alla creatura di Collodi, Pinocchio. Da Giacometti a La Chapelle, da Munari a Paladino, da Calder a Ontani, da McCarthy a Venturino Venturi. Fino al 22 marzo. Orario: tutti i giorni 10-19, chiuso lun Info: 055.20066233 www.villabardini.it

I dinosauri sono protagonisti di una grande e suggestiva mostra dal titolo Dinosaur Invasion, prorogata fino al 29 marzo in Viale Guidoni 206, accanto al Centro Sportivo Paganelli, noto anche come “le cupole” (zona Novoli-Olmatello). Organizzata in collaborazione con Firenze Pallanuoto e Liberi e Forti ASD (società cui andrà una parte degli incassi per l’efficientamento energetico dell’impianto sportivo), la mostra coinvolgerà non solo bambini, ma anche ragazzi e famiglie, grazie alla realizzazione di un parco giurassico a grandezza naturale che offrirà un’esperienza unica e dinamica di grande impatto: “l’invasione” vedrà protagonista infatti una trentina di dinosauri da osservare ciascuno nel proprio ambiente, ricreato con cura in 17 isole interamente scenografate. Ore: 9.30 – 19.30, dal lunedì alla domenica (chiusura biglietteria alle 18.30). Biglietti interi: € 13, ridotti: € 10, famiglia (4 persone): € 40, famiglia (5 persone): € 48; info e acquisto http://www.dinosaurinvasion.it/it/

La Collezione Roberto Casamonti allestita al Piano Nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni (Piazza di Santa Trinita, 1), storico edificio rinascimentale opera di Baccio d’Agnolo, si rinnova totalmente con l’obiettivo di presentare e mettere a disposizione dei visitatori il fior fiore dell’ampia Collezione personale, raccolta dal noto gallerista fiorentino in 40 anni di appassionate ricerche.  www.collezionecasamonti.com

Saranno gli scatti di Margherita Verdi i protagonisti della mostra “Impronte”, in programma fino al 21 marzo presso fsmgallery, lo spazio espositivo della Fondazione Studio Marangoni (in via Sa Zanobi 19/r, ingresso libero). La mostra sarà visitabile (orari da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19 e sabato dalle 10 alle 13 o su appuntamento. Ingresso libero).

Fino al 13 aprile a Prato c’è «Dopo Caravaggio. Il Seicento napoletano nelle collezioni di Palazzo Pretorio e della Fondazione De Vito», organizzata dal Comune di Prato e curata da Rita Iacopino e Nadia Bastogi. Diciannove opere che raccontano l’influenza della pittura di Caravaggio su alcune delle personalità più rilevanti della scena artistica napoletana del XVII secolo; info e prezzi sul sito di Palazzo Pretorio

Fino al 26 aprile al PALP Palazzo Pretorio Pontedera (piazza Curtatone e Montanara 1) c’è la mostra «Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni», ideata e curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana. La mostra ha l’obiettivo di indagare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri, mettendo in luce quelli che sono stati i cambiamenti in materia di estetica e di codici rappresentativi e cercando al contempo di sensibilizzare la coscienza dei visitatori sul tema del degrado ambientale.

NEVE IN TOSCANA

Non si ferma lo sci, anche se all’Abetone, per colpa del coronavirus, i festeggiamenti previsti per i 100 anni della grande sciatrice Celina Seghi sono stati annullati. Intanto, la primavera meteorologia iniziata lo scorso 1° marzo è partita con un’impronta invernale per la montagna. Negli ultimi giorni alcune perturbazioni hanno portato quella neve tanto a lungo attesa. Sabato 7 marzo sarà la giornata ideale per gli appassionati della neve fresca, mentre domenica 8 marzo è annunciato sole.

Abetone: neve 15/60 cm., sono aperti 13 impianti su 17. Sono aperte alcune strutture negli snowpark allestiti al Pulicchio e alla Sprella in Val di Luce. Info: www.multipassabetone.it

Amiata: neve 15/20 cm., domani (sabato 7 marzo) saranno in funzione il tapis roulant a servizio del Campo scuola Vetta e la seggiovia Cantore a servizio della pista Vetta. In fase di valutazione l’apertura della sciovia Jolly a servizio del campo scuola Macinaie. Info: www.amiataneve.it

Doganaccia: neve 30/40 cm., aperti 3 impianti su 4 con le le piste 1, 2 e 3. Info: www.doganaccia2000.it

Garfagnana: neve 15/20 cm,. si scia al campo scuola del Casone di Profecchia. Info: www.centroturisticoilcasone.it

Lunigiana: neve 10/20 cm, a Zeri è aperto il tappeto baby e domani (7 marzo) è probabile l’apertura dello skilift a servizio dei Campi scuola. Info: www.zumzeri.eu.

Grazie alle ultime nevicate che hanno imbiancato non solo le piste ma anche i boschi è il momento da non perdere per tutte le attività outdoor oltre lo sci: sono programmate ciaspolate, escursioni in ebike su neve, iniziative di sci alpinismo. Confermate invece le varie iniziative per l’8 marzo. Tra queste ricordiamo le promozioni sugli skipass riservate alle donne all’Abetone. Alla Doganaccia sabato 7 Marzo sulla terrazza del Rifugio La Bicocca ci sarà un Après Ski con apericena,  dalle ore 16. La Funivia e gli impianti di risalita saranno aperti in notturna dalle 18 alle 21. Domenica 8 Marzo Skipass ridotto per le donne e cena  presso il Ristorante La Bicocca, con risalita in funivia offerta a  tutte le partecipanti.

Il tutto – come specificano gli organizzatori – nel pieno rispetto delle norme igieniche previste in questo momento e delle disposizioni di legge (info e prenotazioni  0573/629391).

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