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Coronavirus, Conte: «Fase 2 dal 2 al 4 maggio. E un piano da 50 miliardi»

Conte in Parlamento

ROMA – Il premier Giuseppe Conte ha disegnato il quadro in Parlamento, senza convincere le opposioni. Ha detto che nel prossimo decreto per l’emergenza non meno di 50 miliardi, mascherine e distanziamento fino a quando non saranno disponibili terapia e vaccino. In vista del Consiglio europeo, Conte illustra la strada da percorrere per aprire la fase 2 dal 4 maggio. Un programma di riaperture omogeneo su base nazionale ma tenendo conto delle specificità delle regioni, un sostegno più forte alle fasce deboli. E poi una revisione del modello organizzativo del lavoro e delle modalità del trasporto pubblico e privato. E sul fronte politico, massima apertura ad opposizioni responsabili, che però tornano ad attaccare: da lui nessuna parola chiara, dice la Lega.

Il premier Giuseppe Conte dopo il Senato, alla Camera per l’informativa sull’emergenza Covid-19 e sul negoziato in Europa. «La Cig in deroga come sapete passa attraverso le Regioni. Mi permetto di sollecitare le Regioni che non hanno fatto pervenire i flussi (di richieste, ndr), a farli pervenire quanto prima altrimenti non potremo erogare la Cig».

Anche alla Camera, come era avvenuto in Senato prima, l’opposizione ha protestato quando Conte ha assicurato la collaborazione con l’opposizione. Il presidente Fico, dopo aver chiesto il silenzio dei deputati leghisti, ha chiesto a Conte di proseguire nel suo intervento.

In serata il capo politico M5S Vito Crimi ha detto che ci attendono altri giorni e settimane difficili, nel corso dei quali dobbiamo lavorare soltanto con l’obiettivo di dare risposte e soluzioni al Paese. Questo si aspettano e ci chiedono i cittadini. E questo è il tempo dell’unità, il momento di sostenere il governo e il suo Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle numerose decisioni importanti e difficili che, ora dopo ora, sta assumendo e nelle sfide internazionali che lo attendono.

Sempre in serata le parole del ministro Speranza: a febbraio scorso il ministero della Salute ha elaborato uno studio, discusso dal Comitato tecnico scientifico, su ciò che sarebbe potuto avvenire a seguito di un’epidemia massiccia da SarsCov2, con una serie di variabili, per prepararsi ad una eventuale emergenza e capire come intervenire».

«Democrazia in pericolo? Credo che qualcuno stia esagerando – ha detto il Il leader della Lega, Matteo Salvini, a Fuori dal Coro, su Rete 4-, che si stiano prendendo scelte sulla pelle degli italiani senza valutarne sino in fondo le conseguenze, senza coinvolgere il popolo con i suoi rappresentanti in Parlamento».

Per quanto riguarda l’App per il tracciamento, sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria. Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge, prosegue il premier, la difficoltà dei cittadini nel continuare a rispettare le regole anticontagio e l’aspirazione al ritorno alla normalità.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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