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Impresa sicura: disastro del governo, i fondi per le mascherine finiti in poco più di un secondo

ROMA – Altro grave infortunio per l’arrivo dei  presunti aiuti del governo Conte agli imprenditori, che sono arrabbiati stavolta per il flop dell’operazione «Impresa sicura», che prevedeva un rimborso al 100% delle spese sostenute per mettere in sicurezza le aziende e i lavoratori. Che riguardavano mascherine, guanti, detergenti, rilevatori di temperatura, camici, dispositivi per la protezione degli occhi, eccetera.

Il decreto legge Cura Italia aveva stanziato 50 milioni, affidandone la gestione a Invitalia, agenzia del ministero dell’Economia, che come noto fa capo al ministro Gualtieri.  L’assegnazione è avvenuta col sistema del click day: il giorno fissato per cominciare a prenotare i contributi al 100% è stato l’11 maggio alle ore 9, e il bando di Invitalia informava che ci sarebbe stato tempo fino al 18 maggio. Ma l’11 maggio stesso, giorno dell’apertura della lotteria ministeriale, un secondo dopo le 9, per la precisione 1,046749 secondi dopo, i soldi erano già finiti. Ad accaparrarseli le 3.150 aziende fortunate che sono riuscite a far passare per prime nell’imbuto della rete le prenotazioni dei contributi.

In barba ai tanti che si erano premuniti per ricevere quanto dovuto. Un’altra iniziativa del duo Conte – Gualtieri finita nel ridicolo e con effetti controproducenti per il governo giallorosso.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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