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Migranti, sbarchi quadruplicati in 7 mesi, sono 12.000 gli arrivi. Con lo spettro dei contagi provenienti dall’Africa

Uno sbarco a Lampedusa 
ANSA

Migranti, boom di sbarchi in 7 mesi sono quadruplicati. La conta, sulla base dei dati ufficiali del Ministero dell’interno, l’ha fatta il Mattino di Napoli, in un articolo a firma di Valentino Di Giacomo. Sono quasi 12mila i migranti sbarcati dall’inizio dell’anno sulle coste italiane, quattro volte quanti né sono arrivati nello stesso periodo nel 2019. Gli arrivi dei barchini sono ripresi a grande ritmo soprattutto nell’ultimo mese. Intanto, Alarm Phone ha segnalato da sabato notte due imbarcazioni alla deriva a largo di Malta, con 140 persone a bordo. «Due migranti – secondo l’Ong – si sarebbero buttati in acqua e una persona è scomparsa». La consueta tattica delle <ong, creare l’emergenza con segnalazioni che tragicizzano la situazione per costringere le autorità a intervenire.

Sono riprese a gran ritmo le partenze, incoraggiate dal bel tempo, dalla presenza di navi di soccorso, i taxi del mare, dalla mollezza del governo giallorosso che accoglie tutti.

Al solito Alarm Phone e le Ong polemizzano, sostenendo di aver avvisato le autorità, senza risposta. «Le autorità italiane – ha spiegato Alarm Phone – sono state avvisate ma non hanno risposto e per ora non sono intervenute». Sulla nave con 45 persone, i naufraghi hanno riferito ad Alarm Phone che non ci sono elicotteri o barche in vista.  Un’altra barca con 95 persone a bordo, riempita fino allo stremo, risulta in difficoltà, secondo le Ong, ma potrebbe intervenire un mercantile, il Maridive23. Le autorità maltesi che dovrebbero dare l’ordine dei salvataggi fino a ieri sera non hanno risposto alle chiamate di Alarm Phone. Un portavoce delle Forze Armate maltesi ha segnalato il salvataggio del gruppo di 95 migranti soccorsi dopo che il loro barcone, con il motore in avaria, cominciava a imbarcare acqua.

Intanto è giunta notizia cinque interventi condotti dalla Guardia Costiera nelle acque italiane hanno portato al salvataggio complessivo di 61 persone. Ma la situazione è in continua evoluzione anche nelle acque libiche e tunisine. Dal Viminale la situazione è attentamente monitorata.

È dall’inizio dell’anno che gli sbarchi sono tornati a crescere. Nel luglio dello scorso anno erano stati appena 3.508 i migranti giunti in Italia, dall’inizio del 2020 ne sono stati registrati 11.334, ma il numero è in continuo aggiornamento. Basti pensare che nell’intero 2019 erano sbarcate solo 7.425 persone in totale, numero quasi raddoppiato nell’anno in corso quando mancano ancora cínque mesi alla fine dei 2020. Aumentato a dismisura  il ritmo degli sbarchi, che sfiora talvolta le 700 persone al giorno che arrivano sulle nostre coste. Ieri un barchino con 12 persone – probabilmente in arrivo dall’Algeria è stato fermat in Sardegna mentre tentava uno dei tanti sbarchi-fantasma che sfuggono ai controlli. il Viminale cerca di correre ai ripari, è in corso la gara per un’altra nave-quarantena dove collocare i migranti che arrivano soprattutto in Sicilia. Il ministero dell’interno cerca di minimizzare: «I numeri degli sbarchi restano sotto controllo rispetto all’emergenza vissuta tra il 2014 e il 2017 quando si superavano abbondantemente i 100mila migranti (con il picco di 181mila del 2016) ogni anno». Erano i tempi gloriosi dei governi Renzi e Gentiloni, che avevano spalancato le braccia ai migranti nella speranza (illusoria) di avere in cambio vantaggi economici dalla Ue. Che, come al solito, non interviene e preferisce scaricare l’onere dell’accoglienza e dell’assistenza sull’Italia, la Grecia e Malta. Tanto nella Ue comanda la Germania con i suoi vassalli, e la Merkel non può permettersi di autorizzare una redistribuzione dei migranti nei paesi amici. E sullo sfondo aleggia la minaccia di contagi provenienti dall’Africa.

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