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Fiorentina: tripletta di Chiesa e gol di Milenkovic. Bologna battuto: 4-0. Ora il mercato. Pagelle

Federico Chiesa scatenato: tre gol al Bologna. Dieci in campionato (Foto Violachannel)

FIRENZE – Si entusiasma, la Fiorentina, battendo il Bologna in un derby che dell’Appennino non ha certo la temperatura: 30 gradi abbondanti quando non manca molto a mezzanotte. E’ Chiesa a trascinare la squadra con tre gol, tutti nella ripresa, dopo averne mancati almeno altri due, anche clamorosamente, nel primo tempo. Federico tocca quota dieci gol in campionato: ancora pochi, secondo me, per un giocatore delle sue qualità. Ora Commisso ricomincerà a sfogliare la margherita: «Lo cedo, non lo cedo». Dipenderà dall’offerta. Se nessuno metterà sul piatto almeno 60 milioni, Fede resterà qui. Ma il dibattito è aperto. Io lo ciudo: con una considerazione semplice, semplice: Chiesa può partire se Pradè e compagni sanno già come impiegare i soldi che potranno essere incassati. E’ questo lo spunto di stasera, dopo una nuova vittoria della squadra di Iachini, che cercherà di vincere anche domenica prossima a Ferrara contro la Spal. E presentarsi, lunedì 3 agosto, in società con la speranza che gli venga detto di tornare, dopo qualche settimana, per riprendere la preparazione. Anche se Di Francesco sembra essere alle porte. La partita? Divertente nel primo tempo. Con squadre pasticcione sotto porta. Leggera ma vivace la formazione di Mihajlovic. Nella ripresa, Chiesa è salito in cattedra e il Bologna. Non ha retto più. Molto bello anche il gol di Milenkovic, il suo quinto in campionato. Anche lui è corteggiato. Molto. Naturalmente non va ceduto.

Chiesa esulta dopo la tripletta al Bologna (Foto Violachannel)

RIBERY – Nonostante l’ora, le 21,45 di questo mercoledì 29 luglio, il Franchi ribolle di caldo. Tasso di umidità verosimilmente altissimo. La notizia della serata è l’assenza di Ribery: seduto in tribuna, a pochi metri dal vostro cronista, perchè colpito da risentimento muscolare all’adduttore destro. Inutile rischiarlo, deve aver pensato Iachini. Che ha mandato in campo una formazione a modo suo. Con una sola punta: Cutrone. E un centrocampo foltissimo, praticamente con sei giocatori muniti di licenza di sganciarsi. E lo fa bene, al 2′, Venuti, sceso bene sulla destra con cross al centro per Cutrone, anticipato al momento di colpire di testa. Sinisa Mihajlovic, col solito cappello, è stato costretto a schierare una formazione è piuttosto rimaneggiata. In difesa il solo titolare è Danilo. La Fiorentina attacca preme per i  primi sei minuti, senza riuscire a trovare spiragli. Al 10′ Sansone porta la prima azione rossoblù: conquista un angolo. Dalla bandierina parte un pallone respinto dalla difesa e raccolto al limite da Dominguez che calcia bene e costringe Terracciano a una parata in tuffo, sulla sinistra, deviando in angolo.

Cutrone in azione: non è riuscito a far gol (Foto Violachannel)

CUTRONE – Risponde Castrovilli, al 13′, vincendo un duello con lo stesso Dominguez e arrivando a tirare in porta, ma il pallone finisce lontanissimo dallo specchio. Onestamente, la partita risulta meno noiosa del previsto. Ma è clmorosa l’occasione del Bologna al 15′: Barrow tiene bene il pallone in campo evitando che finisca sul fondo, la mette al centro per Orsolini che svirgola male, pallone vicino al primo palo, non riesce a toccarlo Sansone in scivolata. Pericolo scampato dalla Fiorentina. Ancora Bologna in avanti: fallo di Castrovilli su Soriano ai trenta metri. Punizione di Sansone. palla in barriera. Occasionissima per la Fiorentina al 22′: Corbo civola, Chiesa arriva al tiro che viene ribattuto da Danilo, poi c’è il tocco finale di Cutrone che va alto. E nemmeno Ghezzal, sessanta secondi dopo, ha il piede felice: alta anche la sua conclusione.

ORSOLINI – Al 29′ illusione ottica: rigore per la Fiorentina? No, non succede. Castrovilli va giù davanti a Denswil. L’arbitro arriva e sventola il giallo sul naso di Gaetano. Simulazione, naturalmente. Non succede nulla nemmeno su una nuova punizione da 30 metri del Bologna: Orsolini è sul pallone, ma non gliela fanno battere neanche stavolta. La conclusione di Barrow buca la barriera ma arriva, innocua, fra le braccia di Terracciano. Poi, al 35′, altra punizione contro la Fiorentina da destra, fuori area. Mihajlovic carica Orsolini: «Dai Orso, come all’andata», ossia quando il gioiellino del Bologna segnò il gol del pareggio in extremis. Orsolini tira: pallone alto. Bella ripartenza viola al 44′ con Ghezza che scende sulla sinistra e traversa dalla parte opposta per Venuti che calcia malamente fuori. Ma dai, come si fa, in serie A, a sbagliare occasioni così? Due minuti di recupero, ma le squadre non ne hanno più. Il caldo e l’umidità. Anche se il Bologna, proprio all’ultimo istante del recupero, sfiora il gol: Barrow conquista un buonissimo pallone, lo difende e lo mette in mezzo all’area per Dominguez che la manda sopra la traversa di quasi mezzo metro. Tanti errori, da una parte e dall’altra, con questa temperatura che taglia le gambe.

CHIESA I – La novità d’inizio ripresa, sono le 22,45, è un gradevolissimo venticello che scende da Fiesole. Capace di mitigare la cappa afosa che ha assillato i giocatori e i (pochi) giornalisti nel primo tempo. In avvio di ripresa, la Fiorentina spinge: Chiesa ha un gran pallone nel primo tempo. Tiro centrale, Skorupski para in due tempi. Ma un attino dopo è Dalbert a recuperare bene sulla sinistra dell’area, rimette il pallone al centro nuovamente per Chiesa che riesce a calciare, Medel forse devia e inganna Skorupski. Ma è gol di Chiesa: il suo ottavo in questo campionato. Ma ne avrebbe potuti, anzi dovuti, segnare molti di più. E mentre scrivo questa critica, Chiesa ne fa un altro: respinta centrale di Skorupski, Federico è appostato lì, solo, e non fa fatica a metterla ancora dentro. Nono gol, dunque, per Chiesa. Due a zero per i viola. Ci può stare, considerato il volume di gioco. Il problema della Fiorentina, l’ho sempre scritto, è buttarla dentro. Stasera ci sta riuscendo. Iachini intanto toglie Ghezzal, apparentemente stremato dal caldo, per Duncan.

CHIESA II – Tre cambi per Mihajlovic: fuori Medel per Schouten, Soriano per Svanberg e Dominguez per Baldursson. Proprio Svanberg la mette dentro, al sette della porta di Terracciano al 22′. Ma è fuorigioco di Ordolini. Netto. Iachini fa entrare Lirola e Kouamè: escono Venuti e Cutrone. Molto meglio, la Fiorentina, in questa ripresa. I viola spingono e il Bologna non regge. Al 28′ su angolo di Pulgar, Milenkovic irrompe nell’area rossoblù e la mette dentro. Tre a zero. Quinto gol per il difensore, corteggiato da un numero crescente di club. Però no, caro Rocco Commisso: Milenkovic va tenuto se vuoi costruire una Fiorentina da combattimento. Mihajlovic fa capire che si arrende: e toglie Orsolini. Entra Juwara. E Iachini regala uno spicchio di partita non solo a Terzic, al posto di Dalbert, ma anche al giovane portiere Brancolini, al debutto in serie A, al posto di Terracciano. Ma è ancora Chiesa a catalizzare l’attenzione con un gol spettacolare al 43′. Pallone nel sette, alla sinistra di Skorupski. Roba da urlo. Ma perchè soltanto ora? Federico va ad abbracciare Ribery. Finisce qui: 4-0 al Bologna. La cabina di regìa fa partire la canzone di Narciso Parigi. Speriamo che anche la prossima partita, al Franchi, sia vittoriosa. E soprattutto, finalmente, con i tifosi sugli spalti.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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