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Coronavirus: discoteche chiuse in tutt’Italia. E mascherine nei luoghi pubblici dalle 18 alle 6. Protesta dei gestori

ROMA – Il governo sospende le attivià di discoteche, sale da ballo, e locali assimilati in tutt’Italia. Il provvedimento scatterà da lunedì 17 agosto. E varrà dalle 18 alle 6 del mattino. Dalla stessa ora mascherine nei locali e nei luoghi aperti al pubblico, dove si creano assembramenti. Protestano i gestori: danno da 4 miliardi di euro. Per loro e per i loro dipendenti è un secondo lockdown. La decisione del ministro per la salute, Roberto Speranza, arriva dopo il costante aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni.

Il Governo ha deciso dopo il confronto in videoconferenza, durato oltre due ore, tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli ed i presidenti delle Regioni. «Diamo un segnale al paese che bisogna tenere alta l’attenzione. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza». Così il ministro Speranza al termine della riunione con i presidenti di Regione.

Col nuovo stop all’orizzonte per le discoteche sono a rischio quattro miliardi di euro. A tanto ammonta il fatturato annuale di questi esercizi in Italia secondo le stime del Silb (il sindacato italiano locali da ballo). «Ad oggi solo il 10% dei circa 3.500 locali ha riaperto ed è questo che crea problemi? Da domani si rischierà di più con l’abusivismo», dice  Gianni Indino, presidente del Silb Emilia-Romagna. Dal Governo, aggiunge, «finora non è arrivato un euro: ora chiederemo compensazioni, anche Iva al 4% e Cig ai nostri lavoratori».

«Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative, serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo». Lo ha detto a quanto si apprende, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della riunione con i governatori. «Faremo il possibile – ha aggiunto Patuanelli – per dare un sostegno economico alle attività che avranno delle perdite, trovando delle poste di ristoro specifiche anche nel dl agosto». E il ministro Boccia dal canto suo sottolinea :«Restiamo uno dei paesi più sicuri al mondo per la sicurezza sanitaria; questa condizione non è casuale ma figlia dei sacrifici che abbiamo fatto e che vanno difesi. Ora è il momento di andare avanti ma limitando al massimo le attività che presuppongono contatti fisici e assembramenti incontrollabili. Utilizziamo il passaggio parlamentare del Dl agosto per ristorare le attività che subiranno perdite».

 

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Ernesto Giusti


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