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Scuola: ritorno in classe, lunedì 14 settembre. Problemi? Firenze Post al servizio dei lettori

(Foto da Il meteo.it)

ROMA – Le nonne di una volta, soprattutto in Toscana, dicevano: è santa susina, si torna a scuolina. Succederà, anche in Toscana, lunedì 14 settembre. Data fatidica. Dopo una vacanzona durata praticamente sei mesi, fra lockdown e aggiustamenti vari, banchi a rotelle compresi. In tutt’Italia  oltre 5,6 milioni di alunni e studenti riprenderanno le lezioni. Sono i dati forniti dal ministero dell’Istruzione. In totale, contando le regioni dove la scuola ha già aperto e le altre regioni dove ripartirà il 24 settembre, sono oltre 8,3 milioni le studentesse e gli studenti che rientrano quest’anno tra i banchi: 7.507.484 negli istituti statali, ai quali si aggiungono i circa 860 mila delle paritarie. Si tratta dei primi dati elaborati sul nuovo anno scolastico 2020/2021.

Al di là dei numeri della statistica, per le famiglie, per gli insegnanti, per i ragazzi e i bambini si tratta di una prova impegnativa: perchè devono essere applicate regole fin qui mai sperimentate. Mascherine, distanziamenti, termo scanner per la febbre. Problemi ci saranno. Disguidi compresi. Firenze Post si mette, come sempre, al servizio dei suoi lettori: problemi, disfunzioni e anche fatti curiosi possono essere segnalati. Li renderemo pubblici. (redazione@firenzepost.it).

E’ anche possibile che, a una settimana dalle elezioni regionali, qualcuno voglia strumentalizzare questo avvenimento, nel bene o nel male. Faremo il nostro mestiere di cronisti: vedere e valutare, poi scrivere.

Anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, l’uomo del lockdown e dei dpcm (decreti presidenza del consiglio dei ministri) non ha perso l’occasione per un messaggio. Lo riportiamo per dovere di cronaca. Lui, su Facebook, scrive: «Lunedì si torna a scuola. Rivolgo un augurio a studenti, insegnanti, personale scolastico. Sarà un momento di intensa emozione. E’ un’emozione che vivrò anche io da capo di un governo che si è impegnato per il ritorno in sicurezza ma anche da padre. Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all’inizio. Voi dovrete fare la vostra parte, dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano. La scuola peraltro sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni aggravate dall’attuale pandemia. Un saluto agli insegnanti: avete fatto uno sforzo straordinario in questi mesi di lockdown continuando a fare lezione con la didattica a distanza, non era affatto facile eppure avete svolto un grandissimo lavoro e per questo vi siamo grati. Ringrazio anche le famiglie, le mamme, i papà che hanno fatto molti sacrifici. Grazie anche ai dirigenti e tutto il personale della scuola: in questi mesi estivi non vi siete fermati un attimo, avete lavorato tantissimo per essere pronti per la riapertura. Saremo con tutti voi, saremo al vostro fianco e continueremo a esserlo nei prossimi giorni e mesi».

Tutto qui. Se leggete fra le righe, mi pare abbia voluto mettere le mani avanti. Ripeto: la riapertura della suola è un appuntamento fondamentale per tutto il Paese: da qui discenderanno poi tante altre decisioni. Anche la fine dello smart working per molte categorie dei lavoratori, il ritorno, in presenza, agli avvenimeni sportivi, la riapertura delle discoteche e via esemplificando. L’invito, anche da parte di un giornalista veterano come me, è tenere la guardia alta, indossare le mascherine dove è consigliabile o indispensabile, evitare gli assembramenti. E far conoscere fatti e situazioni se le cose non dovessero funzionare. Il premier Conte e i governatori delle varie Regioni dovranno essere messi di fronte alle proprie responsabilità. Con interventi immediati, ove sia necessario. Buona «santa susina» a tutti.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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