Migranti, navi quarantena: anche l’Arci critica la soluzione del governo giallorosso

ROMA – Le sinistre sempre a fianco dei migranti per difendere i loro pretesi diritti, anche se eventuali libertà dei clandestini e simili potrebbero nuocere gravemente alla salute e alla sicurezza dei cittadini. E criticano il loro governo per le condizioni di detenzione dei migranti nelle navi quarantena, quelle adibite alle crociere.

L’Arci esprime «profonda preoccupazione e ferma condanna per l’utilizzo delle navi quarantena per la gestione degli arrivi via mare insieme a richiedenti asilo positivi al Covid. Una drammatica testimonianza che ci è giunta dalla nave quarantena Gnv Rhapsody racconta la storia di un richiedente asilo, in attesa di sapere l’esito della sua domanda, risultato positivo al Covid19 e trasferito coattivamente da un Cas di Roma a un’imbarcazione inizialmente ancorata davanti al porto di Palermo e poi spostata nel porto di Bari. Nel video l’uomo riporta di non aver avuto accesso ai documenti relativi alla positività del test e mostra l’utilizzo di materiale di protezione non idoneo. Queste navi, che nelle intenzioni del Ministero dell’Interno avrebbero dovuto essere presidi di sorveglianza sanitaria, sono diventate dei veri e propri hotspot galleggianti», sottolinea l’Arci ricordando la notizia di ieri del rimpatrio di circa 100 tunisini effettuato proprio da una di queste navi.

A questo link il video: ARCI

«Ci chiediamo se abbiano avuto accesso all’informativa sulla richiesta di asilo, ma ci pare difficile a bordo di una nave in quarantena. Spendere denaro pubblico per affittare una nave e trasferire forzatamente persone da Roma a Palermo per rinchiudercele in nome della protezione sanitaria non ha alcun senso. Un ospite della rete di accoglienza per rifugiati è forse più pericoloso di un ospite di una Rsa o di un qualsiasi giovane italiano risultato positivo al virus? Con queste scelte si continua ad alimentare l’idea dello straniero come untore e come pericolo per la sicurezza. Chiediamo che le navi hotspot quarantena – l’appello dell’Arci – vengano chiuse e che si distribuiscano le persone normalmente sul territorio in piccoli gruppi, senza rischi per nessuno e sottoponendoli alle normali procedure di sicurezza sanitaria alle quali sono sottoposti.» Italiani chiusi in casa con mascherine, migranti e clandestini liberi di circolare a loro piacimento, questa la filosofia delle sinistre.