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Firenze: a Rifredi arrestato pusher con tesserino di un’impresa al collo. Per gli spostamenti Covid

Squadra volante della questura di Firenze

FIRENZE – Ieri mattina, 18 novembre, la Polizia di Stato ha fermato un pusher pendolare: si tratta di un cittadino nigeriano di 33 anni sorpreso all’opera dopo essere arrivato in treno alla Stazione di Rifredi. La Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rifredi si era appostata dalle prime ore dell’alba proprio per contrastare il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti nella zona. Dopo alcune ore di osservazione i poliziotti sono entrati in azione identificando subito il 33enne nigeriano che aveva appena venduto due dosi di eroina – a 5 e 9 euro – a due italiani nel sottopassaggio della stazione che porta in via Panciatichi.

L’uomo girava con al collo il tesserino di un’impresa edile, per la quale non lavora più, verosimilmente per giustificare i suoi spostamenti in treno tra diversi Comuni in questo periodo di Covid. Gli agenti hanno poi effettuato anche una serie di controlli nell’abitazione dello spacciatore, nella provincia di Pistoia, dove hanno recuperato due Ipad – uno bianco con custodia arancione ed uno nero – oltre ad un Iphone S di sospetta provenienza furtiva. Per quanto riguarda gli apparecchi, sono risultati tutti bloccati con codice d’accesso ed uno dei tablet presentava all’accensione idiomi cinesi.

Nell’appartamento dell’indagato, ad oggi disoccupato, la Polizia ha anche sequestrato una considerevole somma di denaro – oltre 3.500 euro – che gli investigatori ritengono possa essere provento di vendite di droga.  Oltre che per il reato di spaccio, l’uomo, incensurato, è stato denunciato anche per ricettazione.

Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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