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Politici tedeschi minacciano Polonia e Ungheria, approvate il Recovery Fund, se no fuori dalla Comunità

BERLINO – Dopo 80 anni i tedeschi tornano a minacciare la Polonia. Nel 1939 lo fecero con i carri armati di Hitler, questa volta con un’arma altrettanto efficace quale il sostanziale isolamento economico e politico.

«A luglio ci siano trovati d’accordo su un sostanzioso piano di Recovery e tutti gli Stati membri si sono impegnati sullo Stato di diritto come valore essenziale per l’Unione. Sarebbe irresponsabile ritardare ulteriormente questo sostegno essenziale per i nostri cittadini, abbiamo bisogno di sbloccare rapidamente il sostegno finanziario che è fondamentale per molti stati membri». Lo ha detto il ministro degli Affari europei tedesco e Presidente di turno del Consiglio Ue, Michael Roth, prima della videoconferenza Affari generali.

«Per il Parlamento europeo non si rinegozia nella sostanza l’accordo che è stato raggiunto nei triloghi con il Consiglio e la Commissione Ue sul pacchetto economico che comprende il Recovery fund ed il Quadro finanziario pluriennale». Lo ha detto il presidente del gruppo del Ppe al Parlamento europeo Manfred Weber conversando con i giornalisti. «I 25 sono uniti, mentre Polonia e Ungheria sono isolate e dobbiamo a questo punto sostenere un piano B a 25, l’idea di Ursula von der Leyen, che è una opzione sul tavolo anche se nessuno la vuole, ed è un chiaro segnale per i nostri partner», ha aggiunto.

germania, minacce, Polonia, ungheria


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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