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Fiorentina sconfitta dalla Lazio (2-1). Non basta il rigore di Vlahovic. Infortunio a Ribery. Pagelle

Vlahovic: a segno su rigore nel finale (Foto Violachannel)

ROMA – Ci ha sperato proprio nel finale, la Fiorentina, di poter agguantare un pareggio che sarebbe stato preziosissimo per la classifica e il morale. Ma il gol di Vlahovic su rigore (concesso per una trattenuta di Hoedt proprio sull’attaccante) è arrivato troppo tardi, quando la Lazio stava vivendo di rendita dopo la rete iniziale di Caicedo (il sogno viola che probabilmente resterà tale) e il raddoppio di Immobile al 30′ della ripresa. Aggiungiamo subito che si è infortunato Ribery e che Castrovilli, ammonito, salterà per squalifica la partita con il Cagliari. Il problema di fondo? Il solito: la Fiorentina non punge. Vlahovic, anche se ha segnato dal dischetto, non riesce a fare reparto da solo. Nel primo tempo non è mai arrivato all’appuntamento giusto in area. Sempre spalle alla porta, marcatissimo, prevedibile. E’ andato meglio nella ripresa, soprattutto nel finale, quando ha potuto contare sull’appoggio di un Callejon (sua l’azione che ha portato al rigore per i viola) e  Kouamè. Purtroppo un’altra tegola si è abbattuta sulla Fiorentina: l’infortunio a Ribery. Già nel riscaldamento, Franck aveva lamentato un dolore muscolare. Al quale aveva resistito. Ma dopo 37′ minuti di gioco si è arreso. Speriamo sia uscito solo per precauzione, perchè generalmente, quando Ribery si fa male, non recupera subito. Diciamo anche che si è vista una Fiorentina modesta, con scarsa personalità, solo lontana parente di quella che aveva espugnato lo Stadium della Juventus. La Lazio, con un Ciro Immobile non in perfette condizioni, ha amministrato bene la partita. Soprattutto grazie al genio di Luis Alberto. Prandelli ha probabilmente sbagliato a n on far circolare dalle sue parti Amrabat, l’unico in grado di contrastare il genio biancoceleste. E ora? Arriva il Cagliari. Tre punti indispensabili. Poi gli ottavi di Coppa Italia (mercoledì 13 gennaio) contro l’Inter. Prandelli vuole sfoltire la rosa, ma ha bisogno di rinforzi pesanti: almeno una punta valida e un centrocampista che dia ordine e sappia far ripartire il gioco. Non servono mezze figure o giocatori svincolati o a fine carriera. Servono innesti veri, pronti subito. Senza un mercato importante, la stagione rischia di fallire e la stessa salvezza potrebbe diventare un problema. Commisso vuol regalare altri patemi ai tifosi viola? La sua intenzione, sicuramente, non è questa. Ma allora serve la svolta. Concreta. Dal mercato.

E’ il 37′ del primo tempo: Ribery non ce la fa e lascia il campo (Foto Violachannel)

CAICEDO – Sorpresa nella difesa viola: Prandelli lascia fuori Milenkovic, a quanto pare per scelta tecnica, e affianca Igor e Martinez Quarta a Pezzella. Nella Lazio, dopo l’incertezza della vigilia, Immobile è regolarmente al suo posto. Fiorentina subito aggressiva, Castrovilli e Ribery mettono in difficoltà la difesa della Lazio, ma Vlahovic, come al solito, non riesce a smarcarsi e aspetta il pallone con spalle alla porta. Ovviamente non lo prende. Rovesciamento di fronte e Lazio in vantaggio: è il 6′ quando Acerbi va via a sinistra, cross al centro, Luis Alberto salta bene di testa e la indirizza verso Caicedo, ossia l’oggetto del desiderio dei viola, che compare come una pantera e batte Dragowski. Ahi, ahi, difesa mal piazzata. In situazioni del genere Milenkovic fa comodo, anche per l’altezza. Il problema? Andare in svantaggio dopo una manciata di minuti, contro la Lazio, fa sicuramente male.

VLAHOVIC – La reazione viola è sterile. La Lazio prende il pallino del gioco e cerca il raddoppio. Al 13′ Milinkovic Savic arriva a 26-27 metri e lasci partire un tiro da specialista che va sopra la traversa solo di qualche centimetro. Un minuto dopo buon salvataggio, in area, di Martinez Quarta su Immobile. La ripartenza della Fiorentina è affidata a Amrabat e Ribery che portano senza problemi il pallone in area biancoceleste, ma il problema è in area di rigore: Vlahovic non si fa trovare mai pronto. Diamogli tutte le attenuanti generiche dovute alla gioventù e all’inesperienza (ma ormai dovrebbe essersi fatto le ossa…) però non c’è mai. Al 20′ proprio l’inesistenza di Vlahovic costringe Castrovilli a tentare la girata in rete, in mezza rovesciata, ma il tiro e debole, facilissimo per Strakosha.

RIBERY – Replica della Lazio che prende d’infilata i viola. Al 26′ Luis Alberto lancia in verticale Immobile che anticipa Dragowski, il pallone va in rete ma il Var segnala il fuorigioco. Gol annullato. Tocca a Vlahovic rispondere: stavolta si porta bene il pallone in area, ma la conclusione, di sinistro in diagonale, è sul primo palo, copertpo bene da Strakosha che respinge. Fallo ingenuo al limite dell’area di Quarta su Luis Alberto. Punizione di Luis Alberto: contro la barriera. Al 37′ Ribery si arrende: aveva manifestato problemi già durante il riscaldamento e dopo l’ennesimo fallo subìto, resta a sedere in terra. Prandelli capisce che lo deve sostituire e manda in campo Eysseric, il giocatore che la società vorrebbe cedere, ma pare non abbia proprio mercato. Eysseric ci mette buona volontà, ma Ribery è altra cosa. Al 41′ c’è un intervenyto scomposto di Luiz Felipe su Vlahovic, in area, ma Abisso fa cenno di proseguire.

LUIS ALBERTO – Al 43′ Luiz Felipe entra con il piede a martello sugli stinchi di Castrovilli. Cartellino giallo. Ma per un intervento simile, a Torino, durante Juve-Fiorentina, per Cuadrado scattò il rosso diretto. Passa qualche minuto e c’è un altro intervento aggressivo  ai danni dei viola: Escalante si aggrappa a Bonaventura e viene ammonito. Nel recupero la Fiorentina preme, ma nè Pezzella nè Quarta, di testa, riescono a battere Strakosha. Si va al riposo sull’uno a zero a favore di una Lazio manoviera ma non insuperabile e con un Fiorentina, al solito, per nulla pungente. Un errore di Prandelli? Non mettere Amrabat dalla parte di Luis Alberto che ha potuto scorazzare, pericolosamente libero per il campo, dimostrando di essere sempre il faro, il giocatore più lucido della Lazio, quello che può fare realmente la differenza.

CALLEJON – In avvio di ripresa, Simone Inzaghi lascia fuori Luiz Felipe, ammonito, e manda in campo Patric. Al 6′ Caicedo arpiona in area un pallone vacante, ma Dragowski è pronto. Fa fatica la Fiorentina ad andare al tiro. La Lazio aspetta, tanto vince uno a zero. Al 13′ fuori Caicedo per Akpa Akpro. Prandelli risponde togliendo Venuti per Callejon. Ma sostanzialmente cambia poco. Questa Fiorentina orfana  di Ribery perde idee, inventiva, intraprendenza. Al 24′ Vlahovic non approfitta di un appoggio avventuroso di Patric per Strakosha, conquista il pallone ma si fa anticipare dal portiere, invece di colpire al volo, cercando di tirare in porta, o, almeno, tentare di servire Castrovilli che era dietro.

IMMOBILE – Prandelli prova altre due mosse: Lirola e Kouamè al posto di Martinez Quarta e Bonaventura. In effetti, il tentativo con Kouamè una logica ce l’ha: ossia quella di affiancare Vlahovic. Ma serve a niente. Al 30′, su angolo di Luisa Alberto, la difesa viola dimentica l’esistenza di Ciro Immobile che è lì, fuori dall’area piccola, fermo come un palo. Ma appena gli arriva il pallone calcia a colpo sicuro e la mette dentro. Due a zero. Subito dopo Inzaghi sostituisce Escalante con Cataldi e Lazzari con Radu.

VLAHOVIC – Ma non è solo il risultato a pesare sulla Fiorentina: per un fallo su Hoedt, Castrovilli si prende il giallo, giustamente. Era diffidato. Salterà la partita di domenica contro il Cagliari. Guizzo dei viola con Callejon, che ruba palla alla difesa della Lazio e traversa al centro per Vlahovic trattenuto da Hoedt. Per Abisso è rigore. Il Var conferma. Batte Vlahovic che non sbaglia. Nella Lazio esce Immobile per Muriqi. Ora ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio della Fiorentina. Con 5′ di recupero si potrebbe. Al 45′ Radu pasticcia su Callejon e Strakosha rimedia. Va al tiro anche Amrabat, ma la sua conclusione è debole e prevedibile. E il risultato non cambia più.

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Sandro Bennucci

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