E ora? La palla è nelle mani del Capo dello Stato. Conte, appoggiato fortissimamente dal M5S, fa affidamento in un reincarico. Scelta che troverebbe d’accordo anche il Pd. Il problema però resta: ci saranno i 12-15 «costruttori» raccolti al Senato per sostenere una maggioranza senza numeri? Italia Viva di Renzi sarebbe disponibile a riaprire il dialogo, ma i grillini non ne vogliono sapere. E minacciano ancora di chiedere le elezioni se non saltano fuori i numeri che servono. Come a dire ai possibili costruttori ancora dubbiosi: se non volete andare a casa subito, correte a sostenere Conte. Non a caso, Di Maio parla di momento verità. Mentre per Salvini esiste solo la strada del voto.
La crisi di Governo e le dimissioni di Conte mettono in stand by i lavori dell’assemblea della Camera. Per via delle dimissioni del presidente Conte l’attività legislativa, di indirizzo e di controllo è interrotta. La capigruppo ha invece deliberato all’unanimità di proseguire l’attività conoscitiva in commissione sul Recovery Plan.