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Crisi di governo: Conte si è dimesso. Da domani consultazioni al Quirinale

ROMA – Il premier Giuseppe Conte ha consegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Conte è uscito in auto dal Quirinale da mezz’ora dal suo arrivo. Le consultazioni per la formazione del nuovo governo partiranno domani pomeriggio, come ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Conte è stato poi a Montecitorio per comunicare le proprie dimissioni al presidente della Camera, Roberto Fico. In precedenza, Conte  si era recato a Palazzo Giustiniani per incontrare il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Le dimissioni del presidente del consiglio non hanno avuto riverberi negativi sulla Borsa: che ha guadagnato l’1%.

E ora? La palla è nelle mani del Capo dello Stato. Conte, appoggiato fortissimamente dal M5S, fa affidamento in un reincarico. Scelta che troverebbe d’accordo anche il Pd. Il problema però resta: ci saranno i 12-15 «costruttori» raccolti al Senato per sostenere una maggioranza senza numeri? Italia Viva di Renzi sarebbe disponibile a riaprire il dialogo, ma i grillini non ne vogliono sapere. E minacciano ancora di chiedere le elezioni se non saltano fuori i numeri che servono. Come a dire ai possibili costruttori ancora dubbiosi: se non volete andare a casa subito, correte a sostenere Conte. Non a caso, Di Maio parla di momento verità. Mentre per Salvini esiste solo la strada del voto.

La crisi di Governo e le dimissioni di Conte mettono in stand by i lavori dell’assemblea della Camera. Per via delle dimissioni del presidente Conte l’attività legislativa, di indirizzo e di controllo è interrotta. La capigruppo ha invece deliberato all’unanimità di proseguire l’attività conoscitiva in commissione sul Recovery Plan.

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Published by
Ernesto Giusti