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Piano rifiuti della Toscana è fallito: la discarica di Terranuova Bracciolini

Rifiuti in discarica

Come apparso sui quotidiani locali in queste ore (scrivo sabato 20 febbraio 2021), si sono mossi con decisione i sindaci di sette comuni della vallata (ad eccezione di Terranuova) per ribadire il no all’ampliamento della discarica di Podere Rota e presentare le osservazioni trasmesse nei giorni scorsi alla Regione Toscana a seguito dell’avvio dell’Inchiesta Pubblica. I sindaci hanno chiesto che dopo oltre trent’anni di attività questo sito di conferimento dei rifiuti venga chiuso. La mia posizione in merito è sempre stata chiara ed intendo anche adesso ribadirla.  Sono ormai passati circa 25 anni dalla regionalizzazione della discarica di Podere Rota, voluta dalla sinistra regionale e terranuovese ed essa continua a ricevere, non solo i rifiuti del Valdarno o della provincia di Arezzo, ma anche quelli dell’area metropolitana fiorentina, continuando imperterrita a sotterrare rifiuti che arrivano da tutta la regione e da fuori regione. Ora basta! Il Valdarno, questo territorio, ha già ampiamente dato. Il tutto sta accadendo mentre ancora non esiste un adeguato piano regionale dei rifiuti e non si prova neanche a creare i presupposti affinché l’Area Metropolitana sia autosufficiente rispetto al ciclo dei rifiuti.

E’ da quando sono diventato Consigliere comunale a Terranuova nel 1995 che combatto contro questo mostro; l’atto numero 1 del Consiglio Regionale che si insediò nel 2010 era una mia interrogazione proprio su Podere Rota; adesso sono un Parlamentare che cerca di rappresentare le giuste istanze del proprio territorio e ancora sono costretto ad occuparmi della discarica di Podere Rota che, stando alle promesse fatte nel tempo, avrebbe dovuto chiudere molti anni fa.  Ma c’è chi vuole che il Valdarno continui ad essere invece la pattumiera di un bel pezzo della Toscana, d’altronde è un Valdarno, quello aretino, che per la prima volta a mia memoria non ha rappresentanti in consiglio regionale, e queste cose si pagano eccome! In tutto questo triste quadro, il Comune di Terranuova sarà invece ben contento di continuare a chiudere i bilanci grazie ai proventi della discarica, così come avviene da 25 anni. Evidentemente esiste un prezzo per diventare e restare la pattumiera degli altri.
Gli impegni presi con la comunità valdarnese ci sono da tempo. È arrivato il momento che il Governatore Eugenio Giani dica qualcosa in merito senza nascondersi. La Comunità adesso deve essere ascoltata. Terranuova tace ma le altre amministrazioni comunali, guidate sia dalla sinistra che dal centrodestra, così come tutte le associazioni di categoria del territorio stanno palesemente facendo sentire il loro malcontento: Vogliamo che dopo oltre trent’anni di attività questo sito di conferimento dei rifiuti, come era negli accordi del 2013, venga finalmente chiuso e possano cominciare le operazioni di bonifica del terreno” ed invece siamo costretti a dibattere di un nuovo ennesimo ampliamento della discarica. Cosa che significherebbe altri anni di attività, molte tonnellate di rifiuti sotterrate nel Valdarno, ma anche grandi interessi che continuano ad essere fatti sulla pelle dei valdarnesi. Cosa aspetta quindi il Presidente Giani ad essere realmente garante della volontà e della salute dei valdarnesi? Convochi subito i sindaci e prenda atto della loro scelta senza seguire le scelte del suo Partito, ma quelle della popolazione. Il voto arriva dal popolo, d’altronde. Non dai soli partiti.

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Stefano Mugnai

Vice presidente vicario gruppo Coraggio Italia alla Camera

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