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Piombino: il tavolo per la crisi industriale dell’area presenta proposte per lo sviluppo

FIRENZE – Aggiornare gli Accordi di programma per la riconversione e la riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Piombino, magari con due nuove intese, una pubblica e l’altra pubblico-privata che preveda il soggetto Jsw steel Italy Piombino non appena questo avrà formalizzato con il nuovo Governo il piano industriale aggiornato.

E’ quanto convenuto in Regione al tavolo che stamani si è riunito e ha fatto il punto sullo stato di attuazione degli Accordi in essere. E’ stata avanzata  la proposta di «raccogliere elementi per due nuove bozze, divise per capitoli, da sottoporre al Governo e alle parti sociali anche alla luce delle nuove opportunità consentite dal Recovery Plan e dalla programmazione 2021-2027 dei fondi comunitari».

I capitoli indicati sono quelli dell’adeguamento infrastrutturale, a cominciare da quello portuale, viario e ferroviario e le opportunità fornite dalla zona logistica semplificata; la transizione ecologica e digitale del territorio in cui si innesta la proposta di fare della costa un avamposto di rinnovabili a idrogeno verde che a Livorno con Eni e a Piombino con la siderurgia troverebbe due teatri perfetti.

Ancora, il tema delle bonifiche che interessano 900 ettari di territorio e qui il tema dello smantellamento del riciclo e dello smaltimento dei cumuli di scorie abbancate, deve essere una priorità assoluta per Piombino che può diventare un riferimento a livello nazionale e europeo per l’economia circolare.

Il tavolo per Piombino, come quello per Livorno, sarà riunito sistematicamente ed esteso periodicamente alle rappresentanze sociali ed economiche per un contributo sulle linee progettuali e di intervento. All’incontro hanno preso parte anche tutte le direzioni della Regione interessate, ovvero infrastrutture, ambiente, attività produttive, lavoro e formazione, urbanistica.

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