Mondiali Qatar, Italia-Irlanda del Nord (giovedì, 20,45, Rai1): vincere anche per Prandelli. Formazioni

Chiesa in azione contro la Bosnia
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

PARMA – Nel calcio italiano, indubitabilmente scosso dalle dimissioni di Prandelli da allenatore della Fiorentina, perchè non si riconosceva più nel clima di oggi, torna la Nazionale: a Parma (giovedì, ore 20,45, diretta su Rai1) l’Italia gioca contro l’Irlanda del Nord. Ma il gesto dell’ex ct azzurro non può non far riflettere. E deve spronare a nuovi comportamenti. In campo e fuori. Questa è la prima delle tre partite che dovrebbero schiudere per gli azzurri di Mancini, le porte dei Mondiali in Qatar del 2022. Un riscatto dovuto dopo la clamorosa eliminazione da Russia 2018. Sono partite da vincere, sia quella con gli irlandesi, sia le altre due in Bulgaria e Lituania. Perchè poi gli impegni si intrecciano: l’Europeo si giocherà in giugno e Mancini dovrà lavorare sui due fronti, anzi tre, considerata la Nations League. Quello del ct è un compito piuttosto gravoso perchè il nostro calcio ha fatto cilecca nelle Coppe (solo la Roma è rimasta in corsa) e solo la Nazionale può salvare la sua faccia, come ha fatto finora l’attuale gestione. Pensando a un impegno per volta, la prima partita (con i nordirlandesi, appunto) sarà la piu’ difficile, come ha detto il ct, perche’ arriva in pieno Covid, dopo una lunga pausa, con qualche assenza e quindi comporta un discorso da riprendere. Dalla lunga imbattibilità (22 partite con 15 vittorie e 7 pareggi) si può ricavare una buona dose di
ottimismo, ma la partita con l’Irlanda del Nord è da vincere per cominciare col piede giusto, per continuare il brillante cammino intrapreso.

INTERISTI – Tanto più che l’assenza degli interisti nella prima fase del raduno, la situazione delicata e le incertezze hanno reso le scelte di Mancini in qualche modo complicate. Il campionato, oltre alla ferita delle citate dimissioni di Prandelli, ha restituito alcune incertezze in tutti i reparti. Le difficoltà
della Juve (Bonucci, Chiellini) si potrebbero riflettere anche sulla difesa della Nazionale; l’assenza di Jorginho e la situazione di Barella («Ma si è allenato sempre», ha detto il ct) sul centrocampo e i problemi delle punte azzurre (Belotti, Immobile) hanno influito sulle scelte per l’immediato. In compenso, si è assistito a una escalation di Chiesa e Barella nella scala dei valori del campionato. Chiellini ha ammesso le difficoltà bianconere: «Non è Pirlo il problema, ma la Juve in generale». In ogni caso, il ct uomo dalle idee chiare e le decisioni le ha già prese: per le tre partite di questo primo ciclo è orientato a far giocare Locatelli al posto dell’assente Jorginho in regia, mentre davanti si alterneranno le punte: si comincerà con Immobile, poi dovremmo vedere Belotti e
forse Caputo, anche perchè Kean ha lasciato il ritiro per affaticamento.

IRLANDA – Parlando della partita, Mancini ha detto: «L’Irlanda del Nord è squadra di stile britannico,  ci lasceranno pochi spazi, delle tre partite questa e’ la più insidiosa. Difende bene e dobbiamo aver pazienza». L’Irlanda del Nord, in effetti,  è avversario misterioso, passato da poco a Ian Baraclough che non ha vinto ancora una partita (otto gare: 3 pari e 5 sconfitte) e ha cambiato uomini e modulo. Si tratta di un avversario che non ha grandi assi, con giocatori che sono in forza prevalentemente in club di Inghilterra e Scozia. Il nuovo tecnico è un ammiratore del nostro calcio e si ispirerà al nostro detto: «Primo, non prenderle». La storia racconta dell’eliminazione azzurra di Belfast nel 1958, quando una partita venne ripetuta, dopo la prima giocata in forma amichevole, per il mancato arrivo dell’arbitro. Ma l’Italia, nelle altre occasioni, (9) ha vinto sei volte, pareggiando in due occasioni.

PAOLO ROSSI & C – La formazione irlandese non dovrebbero essere molto diversa da quella che ha pareggiato con la Romania. Sara’ 3-5-2, con pochi della vecchia guardia: i difensori Evans e Cathcart, il centrocampista Dallas e l’attaccante Boyce. Baraclough ha detto di avereun gruppo affiatato che vuole la qualificazione ai Mondiali. Ecco, l’Italia dovrà cominciare subito bene per riconciliare con il calcio il Paese martoriato dal covid e rimasto allibito, per parlare di pallone, alle citate dimissioni di Prandelli. Che non riconosce più il suo calcio. Mancini ha commentato: «Mi dispiace, ma bisogna aver rispetto per la decisione di Cesare». E dato che a Parma verranno ricordati Anastasi, Bellugi, Prati e Rossi, protagonisti di un altro calcio (forse) migliore, sarà davvero il caso di farsi travolgere dalla nostalgia? No, guardiamo avanti. Ma chi scenderà in campo abbia la consapevolezza del peso della maglia che indossa.

Probabili formazioni

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson; Pellegrini, Verratti, Locatelli; Chiesa, Immobile, Insigne. All. Roberto Mancini

IRLANDA DEL NORD (3-4-1-2): Peacock-Farrell; Evans, Ballard, Cathcart; Dallas, McNair, McCann, Kennedy; Smith; Boyce, Magennis. All. Ian Baraclough

Arbitro: Ali Palabıyık (Turchia)

diretta tv RAIUNO ore 20.45

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