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Obbligo vaccinale: è necessario in società democratiche. Lo dice la Cedu

STRASBURGO – Altra sentenza discutibile della Corte europea dei diritti umani. Dopo aver respinto i ricorsi dei pensionati falcidiati dallo Stato italiano, emette sentenze che spianano la strada alla diffusione a tappeto delle vaccinazioni, a tutto vantaggio forse della salute dei cittadini, ma sicuramente delle case farmaceutiche.

La Corte ha stabilito un principio: l’obbligo vaccinale va considerato necessario in una società democratica. Lo ha stabilito in una sentenza legata al ricorso di alcune famiglie contro lo Stato della Repubblica Ceca, in cui vige l’obbligo di immunizzare i bambini contro nove malattie.

Il mancato rispetto prevede multe per i legali responsabili dei minori, mentre i bambini non vaccinati non sono ammessi nelle scuole dell’infanzia (con eccezione per quelli che non possono essere immunizzati per ragioni di salute). I giudici di Strasburgo, secondo una nota, hanno rilevato che la politica ceca ha perseguito gli obiettivi legittimi di proteggere la salute e i diritti altrui, rilevando che la vaccinazione protegge sia chi la riceve sia chi non possa essere vaccinato per motivi medici e faccia quindi affidamento sull’immunità di gregge per la protezione contro gravi malattie contagiose. Inoltre, il tribunale sottolinea la pressante necessità sociale di proteggere la salute individuale e pubblica dalle malattie in questione e di salvaguardare contro ogni tendenza al ribasso del tasso di vaccinazione tra i bambini. A proposito di questi ultimi, il loro interesse deve essere di primaria importanza. Per quanto riguarda l’immunizzazione, l’obiettivo deve essere che ogni bambino sia protetto contro le malattie gravi, attraverso la vaccinazione o in virtù dell’immunità di gregge

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KULANKA

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