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‘Ndrangheta in Toscana: Regione, emendamento rifiuti non ha effetto. Arpat controlla i pozzi

L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni (Foto Toscana Notizie)

FIRENZE – L’Arpat sta procedendo al controllo dei pozzi d’acqua nella zona delle concerie in provincia di Pisa. Questo per verificare che l’acqua non sia stata contaminata dai presunti rifiuti conciari finiti, secondo quanto emerso dall’inchiesta della Dda, nei materiali per la strada regionale 429. Intanto la giunta regionale ha già pubblicato la relazione che l’assessore all’ambiente, Monia Monni, leggerà domani, 28 aprile 2021, nell’Aula del consiglio regionale.

«Non rientra  nel perimetro di una comunicazione di Giunta – si legge nel testo – affrontare nel merito tale vicenda, quanto invece chiarire che l’emendamento non ha comunque prodotto né produce effetti sul regime autorizzativo di cui alla presente comunicazione». Il riferimento è all’emendamento sui rifiuti delle concerie, oggetto delle indagini della Dda, e che fu approvato dallo stesso Consiglio regionale il 26 maggio 2020. «Dopo aver appreso delle indagini e svolto primi sommari approfondimenti, in accordo con il presidente, mi sono rivolta al direttore generale di Arpat per iniziare a disporre tutte le attività utili a tutela della salute dei nostri cittadini e delle matrici ambientali – si legge ancora nel testo di Monni -. E’ stato quindi attivato, in prima istanza, il numero verde (800.800.400) a cui è possibile rivolgersi per avere informazioni specifiche per chi ha pozzi lungo la strada regionale empolese 429, dove, secondo gli inquirenti, sono stati utilizzati illegalmente rifiuti speciali».

E ancora: «Trasparenza delle informazioni, concretezza dell’azione di controllo e massima determinazione nel rafforzare tutti i presidi di legalità – conclude la comunicazione della Giunta regionale – sono le direttrici a cui intendiamo attenerci, consapevoli che servono Istituzioni ancora più coese e forti per proteggere i nostri territori dalle infiltrazioni delle mafie. La Toscana non è e non sarà mai la Terra dei Fuochi: risponderemo con forza e continueremo a garantire la salute dei cittadini e dell’ambiente».

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Ernesto Giusti


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