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Ema promuove Astrazeneca, va bene per tutti. Aumenta la confusione

BRUXELLES – La posizione dell’Ema su AstraZeneca non è cambiata: Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione. E’ quanto precisa la stessa Ema in una nota riferendosi alla disinformazione scaturita da una dichiarazione di un loro esperto mal interpretata e pubblicata su un quotidiano.

Per l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sono validi tutti i quattro i vaccini anti Covid-19 approvati in Europa: non c’e’ quindi alcun dietro-front su AstraZeneca da parte dell’ente regolatorio europeo, ha detto all’ANSA il coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri. I dati sul rapporto rischi-benefici sono positivi anche per l’altro vaccino a vettore virale, quello della Janssen (Johnson&Johnson) e per i due vaccini basati sulla tecnologia dell’Rna messaggero (mRna), ossia quelli di Moderna e Pfizer/BioNTech. E’ in corso, poi, lo studio clinico del vaccino dell’azienda Curevac, con sede in Germania, che potrebbe arrivare all’esame dell’Ema verso fine estate: per l’Europa potrebbe diventare il quinto vaccino anti Covid e il terzo a mRna.

Tutti i vaccini approvati dall’Ema, incluso quello di AstraZeneca, mantengono un rapporto rischi-benefici positivo soprattutto nei soggetti anziani e vulnerabili, per cui dovrebbero continuare a essere utilizzati”, ha rilevato Cavaleri. La posizione dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca non e’ cambiata, ma naturalmente i casi di trombosi finora avvenuti soprattutto in giovani donne sono all’attenzione dell’ente regolatorio. Sono emersi casi di trombosi con piastrinopenia, che sono stati esaminati dal nostro comitato di farmacovigilanza e in aggiunta l’Ema ha condotto nuove analisi per contestualizzare il rischio di trombosi in diversi gruppi di eta’ , per sesso e in diversi contesti epidemiologici che hanno permesso di definire come utilizzare il vaccino nel contesto delle campagne vaccinali”. I risultati sono attesi in luglio.

Per i giovani finora vaccinati con AstraZeneca e in attesa della seconda dose finora non ci sono evidenze che i casi di trombosi siano associati alla seconda dose: nelle prossime settimane analizzeremo i dati disponibili e faremo il punto sulla base dell’evidenza. Ad oggi – ha osservato Cavaleri – i dati preliminari lasciano ben sperare.

Continua la serie di affermazioni e decisioni contraddittorie dei cosiddetti esperti, mentre i politici decidono un volta in un modo, una volta nell’altro e nella gente aumenta la sfiducia negli esperti e nei vaccini.

Astrazeneca, Ema, per tutti


Ezzelino da Montepulico


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