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Conte a M5S: non accetto una leadership dimezzata, il confronto-scontro con Grillo

ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA – Nella conferenza stampa Giuseppe Conte ha usato toni molto drastici e netti nei confronti di grillo e del M5S. Affermando drasticamente: una forza politica che ambisce a guidare il Paese non può affidarsi a una leadership dimezzata, sono stato descritto spesso come uomo delle mediazioni, ma su questo aspetto non possono esservi mediazioni – ha aggiunto Conte -, serve una leadership forte e solida, una diarchia non può essere funzionale, non ci può essere un leader ombra affiancato da un prestanome e in ogni caso non potrei essere io.

Beppe sa bene che ho avuto e avrò sempre rispetto per lui. Spetta a lui decidere se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione. Per lui c’è era e ci sarà sempre il ruolo di Garante, ma ci sarà distinzione tra la filiera di garanzia e la filiera degli organi di politica attiva al cui vertice ci deve essere il leader politico e la filiera di controllo.

Chi mi conosce sa che non ho doppie agende. Se lavoro anima e corpo a un progetto lo faccio con trasparenza. Nel cassetto non ho piano B”, ha detto ancora Conte in conferenza stampa. Se lo Statuto non sarà accettato “valuterò cosa fare. Io sin da subito ho cercato di favorire il governo Draghi. Oggi dobbiamo lavorare su un Pnrr che è il piano di tutta la comunità, non dobbiamo essere egoisti, dobbiamo lavorare anche per le generazioni future. Nessuno immagini che io personalmente abbia qualche diffidenza nel sostenere questo governo.

Alla comunità Cinque stelle chiedo di non rimanere spettatrice passiva di questo processo, chiedo di partecipare a una valutazione sincera di questa proposta di Statuto e di esprimersi con un voto. Non mi accontenterò di una risicata maggioranza, mi metto in discussione.

Poi  invita il Movimento a votare in tempi rapidi il nuovo statuto da lui definito. La risposta dei 5 stelle sullo Statuto metterà una ipoteca pesante sulla nuova leadership che – ha spiegato Conte – deve poter avere anche il controllo della comunicazione. Una delle premesse per gestire in modo efficace una organizzazione così complessa. Se la mia proposta è un prendere o lasciare? Io ho parlato con tutti, sono passati 4 mesi, la comunità M5S ormai non ce la fa più, è sfibrata, dobbiamo mettere un punto fermo.

Lavoriamo per l’unità, usando testa e cuore. Come sempre troveremo una soluzione, aveva detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio parlando dello scontro interno al Movimento 5 Stelle a chiusura di una intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno dedicata al G20 di Matera. Non sembra che, almeno finora, quest’invito siia stato completamente accolto da Conte e da Grillo.

Conte, leadership, M5S


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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