Il governo ha deciso di non confermare la misura proprio perché ”non ha dato i risultati attesi’, spiega Bussoni. Inoltre bisogna considerare che questo strumento ‘favorisce una ‘classe’ di consumatori più abbienti; non era un provvedimento di equità sociale e quindi il fatto che venga interrotto non ci coglie di sorpresa’. ‘Il numero delle persone che si sono iscritte per partecipare al cashback è stato molto più basso delle attese’ e la ”cifra notevole messa a disposizione, pari a 5 miliardi di euro, poteva essere investita molto meglio, ribadisce il segretario. ”Sarebbe stato meglio adottare dei provvedimenti che abbattessero i costi della moneta elettronica” per ”far pagare meno le transazioni’. ‘Questo favorirebbe un maggior utilizzo della moneta elettronica”, assicura Bussoni. Per le attività ”costa molto ed è inversamente proporzionale alle dimensioni delle imprese: più l’impresa è piccola èpiù pesa”. Quindi, ”visto che il cashback non ha funzionato, si potrebbero spendere i soldi avanzati per abbassare le commissioni che pagano i commercianti”, conclude il segretario.