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Juventus: Agnelli presenta il nuovo management e vuole dialogare con la Uefa

Andrea Agnelli

TORINO – Presentazione del nuovo management della Juventus. Sara’ una Juventus 2.0 quella che sul campo provera’ a tornare a vincere lo scudetto e che dietro alle scrivanie e’ chiamata a gestione attenta dopo che la pandemia per Covid-19 ha fortemente penalizzato anche il ‘comparto’ calcio: Il Consiglio di amministrazione ha esaminato l’impatto del Covid nelle ultimi due stagioni che e’ di circa 320 milioni e ha predisposto linee guida per un aumento di capitale sociale a 400 milioni – ha spiegato il presidente Andrea Agnelli in conferenza stampa all’Allianz Stadium -. Quelli della pandemia sono effetti collaterali che hanno colpito tutte le societa’. La UEFA stima una necessita’ di liquidita’ di 8,5 miliardi per i club e il rischio e’ quello che circa 120 club si trovino a rischio insolvenza in un breve periodo.

L’incontro con i giornalisti e’ stato anche un punto di apertura nei confronti dell’UEFA dopo che nelle settimane scorse il club bianconero era stato ufficialmente ammesso alla prossima Champions League nonostante le tensioni postume alla creazione della SuperLega e tutto cio’ che ne era conseguito: Da parte nostra c’e’ la volonta’ al dialogo e non abbiamo paura delle minacce che sono state fatte e siamo convinti delle nostre azioni legali. Il vero successo ci sara’ quando si riprendera’ a dialogare.

L’aumento di capitale, invece, passa dalla scelta del pool delle banche che ci seguiranno, mentre sul prosieguo del rapporto con Cristiano Ronaldo faremo delle valutazioni che devono essere soprattutto tecniche perche’ non si puo’ agire solo per motivi commerciali. Ma ci sono anche altri giocatori che possono avere anche motivi commerciali non solo tecnici. Per esempio Mc Kennie che porta attenzione a temi che noi abbiamo sempre dibattuto. Sulla questione Lega Calcio, invece, il presidente ha risposto: Sono felice di poter delegare un po’ a Maurizio (Arrivabene, ndr) in queste riunioni. L’unioni di intenti e’ difficile da trovare perche’ siamo societa’ differenti, sia a livello nazionale che internazionale. Ci siamo trovati nella tempesta perfetta come societa’. Dopo sei anni di sostanziale equilibrio come voce economica si era deciso di fare ancora uno step e appena completata quell’operazione ci siamo trovati di fronte alla pandemia. Ci siamo di colpo bloccati e ci siamo trovati a utilizzare le risorse del piano espansivo per difenderci. Questa nuova operazione deve dare profondo senso di responsabilita’ su come queste risorse andranno utilizzate”.

Nel ricordare poi l’importanza di Pavel Nedved come il numero due della Juventus, Federico Cherubini come un punto di orgoglio nella societa’ perche’ e’ il primo manager interamente formato dalla Juventus e Maurizio Arrivabene nella veste di amministratore delegato, Agnelli ha spiegato che questa è la migliore squadra di cui la Juve puo’ disporre in ambito sportivo e non. Il nostro auspicio e’ che la stagione 22/23 si possa ragionare usciti dalla pandemia”. Agnelli e’ poi tornato sui rapporti con l’UEFA dopo il duro scontro per la SuperLega. Quando gli e’ stato chiesto se la Juve sia sicura di giocare la prossima Champions, Agnelli ha risposto con un si’, assolutamente e poi ha chiarito che con il presidente Ceferin ho sempre avuto un ottimo rapporto e continuo a stimarlo come persona. Detto questo quando si lavora nel mondo del business si sa che determinate cose non si possono dire quando si firma un accordo, con le dimissioni immediate dalle mie cariche ritengo di essermi comportato nel migliore dei modi. Alex rimane una persona che stimo ed e’ il padrino di mia famiglia, con il tempo penso si possa risanare il rapporto.

Agnelli, Juventus, management, UEFA


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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